Ammonimenti del Questore.
La Questura di Prato, nelle ultime settimane, oltre all’intensificazione all’attività di repressione dei reati sviluppata per dare una pronta risposta all’esigenza di legalità proveniente dal territorio, ha posto in essere un’articolata attività di prevenzione sul piano prettamente amministrativo, esercitando quelle prerogative che la legge attribuisce all’Autorità Provinciale di P.S., attraverso lo strumento delle misure di prevenzione, che incidono soprattutto sul piano sanzionatorio e deterrente, nei confronti di quei comportamenti delittuosi che a vario titolo condizionano la sicurezza personale.
Sul piano preventivo, a garanzia delle vittime di reati in ambito familiare, è stata accelerata l’attività istruttoria, che ha consentito al Questore di Prato, de Lorenzo di emettere ben 5 provvedimenti di Ammonimento ex art. 3 del Decreto Legge 14 agosto 2013 n.93, intimando ai destinatari di interrompere ogni condotta lesiva nei confronti della parti lese.
La misura di prevenzione nota come “Ammonimento del Questore” costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno della violenza domestica, per evitare che degeneri in condotte estreme, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, a volte con esiti drammatici, come desumibile dalla cronaca quotidiana.
Si rammenta che, per azionare questo tipo di tutela, la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato, ma da chiunque sia a conoscenza di situazioni di disagio o abuso.
Tali eventi sentinella possono essere segnalati alle Forze dell’Ordine per scongiurare eventi lesivi chiedendo che parta l’istruttoria finalizzata all’emissione della misura di prevenzione.
Nel dettaglio, la Questura di Prato, nell’ambito delle strategie di contrasto ai fenomeni di violenza di genere, ha emesso e notificato nel decorso mese di gennaio n.5 provvedimenti di ammonimento ai sensi dell'art.3 della legge n.119 del 2013 in tema di violenza domestica, rispettivamente a carico di n.4 italiani e n.1 cittadino cinese, resisi responsabili in distinte circostanze di condotte di violenza domestica poste in essere nei confronti dei familiari conviventi.
L’attività istruttoria, operata dalla Divisione Anticrimine, ha consentito di appurare il compimento di reiterati atti vessatori in ambito familiare, con minacce, percosse ed altre forme di violenza fisica e morale tali da ingenerare nelle vittime un fondato timore per l’incolumità individuale.
In quattro dei cinque casi che hanno determinato l’adozione dei provvedimenti di prevenzione si è riscontrato, da parte degli autori delle condotte aggressive, un pregresso o attuale uso di droga e/o alcool, nonché (in due circostanze) la propensione ad atti violenti nei confronti dei genitori anziani, finalizzata all’ottenimento di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
La norma, che ha costituito oggetto di modifica in forza dell’art.1 co.4 del d.l. n.93 del 2013, convertito in legge n.119 del 2013 e ancor più recentemente della legge 24 novembre 2023 n.168, prevede, tra l’altro che i destinatari degli ammonimenti possano intraprendere in provincia presso centri autorizzati, come il C.I.P.M. Toscana APS "Centro Italiano per la Promozione della Mediazione", con sede in Prato, Via Fra Bartolomeo n.104, un percorso trattamentale con qualificati psicologi finalizzato all’acquisizione della consapevolezza del disvalore penale delle azioni commesse.
I destinatari della misura sono stati invitati a desistere da ulteriori comportamenti analoghi a quelli che hanno determinato l’adozione del provvedimento, atteso che eventuali reiterazioni comportano l’immediato deferimento alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.572 c.p. o per condotte di violenza all’interno della famiglia o del nucleo familiare indipendentemente da un’eventuale atto di querela, considerata la procedibilità d’ufficio del delitto nei confronti di soggetto “ammonito”, così come stabilito dall’art.8 della legge 38/2009.
Inoltre, sono attualmente al vaglio per la possibile emissione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. le posizioni di altri 3 soggetti, già destinatari della misura questorile dell’ammonimento e di provvedimenti cautelari a tutela delle vittime emessi dall’A.G., come l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese.