Nel corso della giornata di ieri personale della Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà un quarantenne italiano, privo di dimora stabile e già noto per precedenti reati contro la persona. Nel pomeriggio era giunta una segnalazione presso la centrale operativa da parte di un’anziana che riferiva di essere stata contattata il giorno precedente, all’interno dell’esercizio commerciale di proprietà del figlio in zona San Giusto, da un uomo che si era presentato come volontario della Croce d’Oro e che indossava abiti con apposto il sombolo dell’associazione. Questi riferiva di essere stato incaricato della raccolta di offerte per l’acquisto di un mezzo da adibire al trasporto di bambini disabili e chiedeva all’anziana un contributo. La donna, tuttavia,insospettita, aveva temporeggiato, rimandando la consegna del denaro al giorno successivo. Ad attendere l’uomo, il giorno dell’appuntamento, era presente, però, anche una pattuglia della Polizia, che, avendo contattato il presidente dell’associazione di volontariato “Croce d’Oro” e avendo verificato che non vi fosse nessuna raccolta fondi in corso, decideva di rimanere nascosta per verificare le intenzioni dell’asserito volontario che, ribadendo all’anziana di essere un appartenente all’associazione, chiedeva un contributo di 20 euro, rilasciando “regolare” ricevuta da un blocchetto generico che estraeva dalle tasche della giacca. Da un controllo, il personale di Polizia verificava che il quarantenne da giorni stava contattando diversi esercenti commerciali della zona, chiedendo di contribuire all’opera benefica e riuscendo a raccogliendo un totale di almeno 680 euro in offerte, come documentato dalle ricevute rilasciate.
Grazie alla querela formalizzata dall’anziana vittima, l’uomo è stato, quindi, denunciato per il reato di truffa ma sono in corso ulteriori accertamenti volti ad identificare le altre vittime e lo stesso direttore della Croce d’Oro, giunto sul posto per dare la propria testimonianza, si è riservato di adire contro il truffatore. La Polizia di Stato, da sempre attenta alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani, aveva partecipato nei mesi estivi al progetto “Attenti alle Truffe” organizzato dal Comune di Prato e finanziato dalla Prefettura di Prato, volto alla sensibilizzazione del fenomeno. Nel corso di tale iniziativa il personale della Questura di Prato aveva incontrato i parrocchiani della zona di San Giusto e aveva più volte raccomandato di non fidarsi di incaricati che si presentavano a domicilio per raccogliere denaro o effettuare verifiche tecniche, contattando tempestivamente le Forze dell’Ordine.
L’attenzione a tali indicazioni dell’accorta signoraha permesso di far emergere la remunerativa attività posta in essere nella zona.