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160° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato

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Celebrato il 160° Anniversario della fondazione della Polizia: tema celebrativo "Storia di coraggio ed innovazione"

Sabato 26 maggio 2012 è stato celebrato a Potenza il 160° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato: tema celebrativo "Storia di coraggio ed innovazione". La cerimonia che si è svolta, anche quest'anno, presso il Conservatorio di Musica "G.da Venosa", è stata preceduta da una breve cerimonia commemorativa in Questura, officiata da Padre Pietro, con la deposizione da parte del Questore dott. Romolo Panìco di una corona in memoria dei caduti della Polizia di Stato: Vito Zaccagnino, Francesco Tammone, Giambattista Rosa e Alfonso Passannante. Presenti il Prefetto, i familiari delle vittime ed una nutrita rappresentanza di personale della Polizia di Stato, dell'Amm.ne Civile dell'Interno e dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato con il proprio labaro. Durante la cerimonia al Conservatorio, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Prof. Gianpaolo D'Andrea, del Prefetto di Potenza dott. Antonio Nunziante e delle massime autorità politiche nonché rappresentanti della magistratura, delle forze dell'ordine e militari, è stata data lettura dei cenni storici e a seguire dei messaggi augurali pervenuti dalle più alte cariche istituzionali del Paese. Nel suo discorso il Questore, dopo aver rivolto un saluto alle Autorità intervenute e a tutti i presenti, ha indirizzato "un pensiero affettuoso a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato per l'impegno, la professionalità e la costanza che hanno dimostrato di possedere" nell'espletamento della propria attività."I momenti di crisi finanziaria e occupazionale che sta attraversando il Paese… che influenzano di riflesso anche l'aumento e soprattutto la qualità dei reati…" ha sottolineato il Questore "impongono una maggiore coesione e, l'urgenza di considerare la sicurezza pubblica un bene generale da proteggere, non consente lentezze e studi eccessivi, ma impone praticità velocità e concretezza. La Polizia di Stato, così come tutti coloro che hanno un rapporto con la sicurezza pubblica, si sforza di applicare questi principi e lo sta facendo non sottovalutando anche il più insignificante elemento, e non rimandando alcun impegno, anche se con scarsissime risorse". Ha ricordato poi l'impegno profuso dalla Polizia di Stato in provincia nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed al crimine organizzato. Consegnate durante la manifestazione le ricompense agli appartenenti alla Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in servizio: un encomio e dodici lodi assegnati a personale della Squadra Mobile, del Commissariato della P.S. di Melfi, della Polizia Stradale e del Compartimento Polpost. E' stato anche consegnato, in segno di riconoscimento e gratitudine per il servizio reso alla Polizia di Stato, un attestato all'Appuntato della P.S. Mario Olivelli, classe 1921, il più anziano dei poliziotti in quiescenza; la consegna è avvenuta da parte dell'Agente più giovane in servizio presso la Questura. E' stata particolarmente avvincente la testimonianza di due tunisini, Derbèk Àhmida e Chenkaouri Nassèr, fuggiti dal loro paese di origine alla ricerca di un futuro migliore in Italia: sbarcati a Lampedusa , ospitati presso il CIE di Palazzo San Gervasio, risiedono ora in un piccolo centro della Provincia di Potenza dove si sono perfettamente integrati con la comunità locale. Più volte nel corso della cerimonia il pensiero è andato a Melissa Bassi, la studentessa morta durante l'attentato di Brindisi e alle vittime del terremoto in Emilia Romagna: dal minuto di silenzio osservato dai presenti prima dell'inizio della cerimonia alla dedica del concerto tenuto dal Piccolo Coro "Mariele Ventre" della provincia di Potenza al termine delle celebrazioni. Ed è toccato proprio ai giovani cantori, molti dei quali coetanei della povera studentessa deceduta, diretti magistralmente dalla loro direttrice, Marisa Melfi, concludere la giornata celebrativa. L'esecuzione dell'ultimo brano, "Se la gente usasse il cuore", quasi una preghiera dedicata interamente alla giovane vittima, ha suscitato una profonda emozione in tutti i presenti.
29/05/2012
(modificato il 09/06/2012)

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