"Celebrare il nostro patrono" ha affermato don Pierluigi durante l'omelia "è per tutti noi innanzitutto un vigoroso richiamo alla fortezza cristiana, della quale oggi c'è tanto bisogno, perchè assai insidiose sono le forze del male e occorre pertanto, alla "semplicità delle colombe", saper aggiungere l'"astuzia del serpente".
"…A partire dal compito dell'angelo si puo' comprendere il servizio che noi svolgiamo quotidianamente" ha sottolineato il cappellano "… gli angeli sono messaggeri di dio: parlano all'uomo, lo chiamano a rientrare in sè stesso, toccandolo da parte di Dio. In questo senso anche noi esseri umani dovremmo sempre di nuovo diventare angeli gli uni per gli altri - angeli che ci distolgono da vie sbagliate e ci orientano sempre di nuovo verso Dio. Non per niente anche i nostri ragazzi di prossimità sono chiamati gli "angeli della strada".
Al termine della celebrazione eucaristica il Questore ha rivolto un augurio a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato esortandoli a svolgere la loro attivita' sempre con ineguagliabile impegno e profonda dedizione così come hanno fatto finora. Ha rivolto, infine, a nome di tutto il personale della Polizia di Stato un caloroso saluto di commiato al Prefetto di Potenza dott. Luigi Riccio, giunto al termine del suo mandato in questo capoluogo, rimarcandone le alte qualita' umane e professionali.