Nella ricorrenza dell’anniversario della morte, la Polizia di Stato di Potenza ha ricordato l’Agente Scelto Francesco Tammone, Medaglia d’Oro al valor Civile. Originario del Comune di Albano di Lucania in provincia di Potenza, Francesco entrò nella Polizia di Stato nel 1988, all’età di soli 19 anni, per servire il suo Paese e per difendere quei valori di legalità e di giustizia in cui credeva fermamente. Dopo aver prestato servizio presso il Reparto Mobile di Napoli e la Questura di Palermo, nel 1993 decise di ritornare nella sua terra, e fu trasferito alla Questura di Potenza, alla Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. E fu durante un servizio di controllo del territorio, di pattuglia in un quartiere periferico del capoluogo potentino, che veniva colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto. Era la sera del 10 luglio 1996 e Francesco aveva 27 anni. Lasciava la giovane moglie Claudia e la figlioletta Stefania, di appena 2 mesi.
Oggi 10 luglio 2024, in ricordo della sua tragica scomparsa, in Questura, dinanzi alla lapide a lui intitolata, alla presenza del Prefetto di Potenza Michele Campanaro, dei rappresentanti delle altre Forze dell’Ordine e dell’Amministrazione Comunale di Potenza, si è svolta una cerimonia commemorativa durante la quale il Vicario del Questore Antonio Stavale ha deposto la corona di alloro fatta pervenire dal Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S.. Alla cerimonia hanno presenziato anche i familiari di Francesco, una rappresentanza delle Sezioni di Potenza e Melfi dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato con i rispettivi labari, i Funzionari della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità territoriali, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amm.ne Civile dell’Interno, la referente del Presidio Libera di Potenza e tanti colleghi.
“A 28 anni dalla morte – ha testimoniato il Vicario del Questore – il ricordo del suo sacrificio è ancora vivo tra gli appartenenti alla Polizia di Stato anche tra chi non lo ha conosciuto personalmente”. E poi, rivolgendosi ai familiari ha concluso dicendo “Gli uomini e le donne della Polizia di Stato della provincia di Potenza hanno raccolto l’esempio di Francesco e lo custodiscono gelosamente”.