L'impegno della Polizia di Stato
“”Ogni volta che mi trovo ad affrontare per motivi istituzionali questa tematica, mi piace ricordare che la Polizia di Stato ha iniziato un percorso di specializzazione già negli anni '90, fino a diventare, con i propri uffici e servizi, il "terminale" di tutta quella necessaria e doverosa attività di prevenzione e di contrasto dei reati di violenza di genere. Anche in questo periodo, caratterizzato da diverse emergenze, le statistiche ci mostrano come la donna, in quanto donna, continui ad esse la destinataria privilegiata di efferati fatti di sangue. E allora più che mai oggi, che il sistema normativo è particolarmente attento a queste situazioni ed offre numerosi strumenti di tutela, emerge la triste verità, che riconduce le cause primarie dei delitti basati sul genere della vittima a fattori culturali: le violenze sono il frutto di una considerazione della donna come un oggetto di proprietà. Le forze di polizia sono sempre più preparate sulle tematiche, si sono dotate di luoghi idonei dove accogliere la vittima, si sono aggiornate sui moduli operativi e di primo contatto, la rete ed il funzionamento dei centri antiviolenza è ormai consolidata. Grazie alla sinergia di queste componenti, le vittime ottengono un importante sostegno in momenti così delicati, in cui far emergere il loro disagio è sempre difficile. Il ruolo decisivo ora spetta alla comunità: tanto più una donna si sentirà protetta nel contesto in cui vive tanto più capirà che uno schiaffo ricevuto non è solo uno schiaffo, che la denuncia non sarà un atto di cui vergognarsi, ma la giusta soluzione a un percorso di violenza subita. Noi facciamo grandi sforzi e continueremo a farli, ma fino a quando la comunità si disinteresserà e non si farà carico di sostenere le vittime, fino a quando le donne si sentiranno sole nell'ambito della comunità, il nostro impegno resterà incompiuto.
Il nostro servire la collettività verrà sempre fatto con pazienza, amore, coinvolgimento emotivo, con il sorriso sulle labbra, perché ogni servizio, che può addirittura rivelarsi funesto, è un qualcosa che accresce ognuno di noi. Servire è la nostra unica ragione di esistere””.
Il Capo della Polizia
Direttore Generale della pubblica sicurezza
Franco Gabrielli