Personale della Squadra Mobile di Potenza ha eseguito, su disposizione della Procura potentina, il provvedimento di revoca del Decreto di Sospensione dell’Ordine di esecuzione per la carcerazione, disposto nei confronti di un uomo di 31 anni, che è stato tradotto in carcere per espiare la pena della reclusione di mesi tre, in esecuzione della sentenza con la quale il medesimo è stato riconosciuto colpevole per i reati di detenzione abusiva di armi e lesioni personali. Il giovane, infatti, dopo tale vicenda ha continuato ad assumere comportamenti contrari ai dettami di legge, rendendosi responsabile della commissione dei reati di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni personali, danneggiamento, tentata estorsione, ricettazione, violazione del codice della strada, detenzione di stupefacenti a fine di spaccio, e più recentemente è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente motivo per il quale veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Infine, il Tribunale di Potenza con provvedimento del 7 febbraio dello scorso anno ha applicato nei suoi confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S., con obbligo di soggiorno, per la durata di anni due. Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito del rigetto della richiesta da parte del condannato di affidamento in prova ai servizi sociali; il Tribunale di Sorveglianza di Potenza ha ritenuto, infatti, che l’uomo non avesse maturato un concreto progetto rieducativo e che fosse ancora legato a quelle logiche devianti che hanno caratterizzato il suo excursus criminale.
Revocato decreto di sospensione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione - Trentunenne va in carcere
03/02/2020