Ventisette persone sono state denunciate dal personale della Polizia di Stato di Potenza perché resesi responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata, falso materiale e uso di atto falso. Gli indagati, per ottenere la licenza di porto d'armi, avevano presentato un certificato di idoneità psico-fisica contraffatto. L'esame delle pratiche di porto d'armi da parte del personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e per l'Immigrazione della Questura ha consentito di appurare che i certificati medici, apparentemente redatti da un professionista di Potenza, erano stati contraffati con la complicità del titolare di un'armeria della provincia di Potenza, mediante l'apposizione delle generalità degli indagati e del timbro del medico, risultato difforme da quello realmente utilizzato dal sanitario. Durante le indagini sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro certificati in bianco, pronti per essere utilizzati illecitamente. Le licenze di porto d'armi conseguite illecitamente saranno ora revocate dal Questore di Potenza Isabella Fusiello. L'attività di indagine, che segue l'altra recente inchiesta della Divisione PASI sull'uso di falsi diplomi di idoneità al maneggio delle armi, continua e potrebbe essere suscettibile di ulteriori sviluppi.
