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Arrestato mediatore culturale del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo S.Gervasio

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L'uomo, di nazionalità siriana, è stato trovato in possesso di divese dosi di hashish

Personale della Squadra Mobile della Questura di Potenza e del Commissariato di P.S. di Melfi, nella serata di ieri 30 luglio, presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità siriana di anni 33, mediatore culturale dell’ente gestore presso quel centro, trovato in possesso di diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish. La perquisizione personale del mediatore culturale, entrato nel centro per intraprendere il turno di servizio, ha consentito di rinvenire all’interno delle scarpe che calzava nr. 6 dosi di hashish, già confezionate e pronte allo spaccio. Altra sostanza stupefacente è stata rinvenuta nell’abitazione occupata dal predetto. L’attività d’indagine svolta nell’immediatezza da parte del personale della Polizia di Stato ha permesso d’identificare un complice, un venticinquenne ex collega dell’arrestato, il quale sottoposto a perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di  un grammo di hashish e di un coltello utilizzato per il taglio della droga. Per tale motivo è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per  detenzione ai fini di spaccio in concorso con l’arrestato. L’ipotesi al vaglio è che la droga potesse essere destinata a qualcuno degli ospiti del Centro. L’arresto di ieri si aggiunge ad un altro arresto effettuato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato nell’ambito dei servizi, disposti dal Questore di Potenza,  tesi alla prevenzione e repressione dei reati in genere all’interno del Centro di Permanenza per il Rimpatrio in argomento. Personale del Commissariato di P.S. di Melfi, infatti, ha tratto in arresto un  cittadino guineano di anni 20 per danneggiamento aggravato. L’arresto è stato effettuato in flagranza di reato in quanto il ragazzo, che si trovava presso la predetta struttura in attesa di espulsione, ha scardinato una finestra in alluminio pesante sbattendola ripetutamente a terra sino a frantumarne i vetri antisfondamento, dopo di che  ha divelto un lavandino in metallo dalla parete del bagno e un proiettore di luce al neon, rendendoli inutilizzabili. Il ventenne è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Melfi.


31/07/2018

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