Gli episodi accaduti nell'estate 2016 sono venuti alla luce grazie alla denuncia di un sacerdote
Eseguita dalla Polizia di Stato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza nei confronti di un uomo di 33 anni, abitante in questo capoluogo, resosi responsabile del reato di violenza sessuale continuata nei confronti di minori. L’attività di indagine della Squadra Mobile di Potenza, diretta dalla Procura potentina, avviata a seguito della denuncia resa da un parroco del capoluogo nello scorso mese di gennaio, hanno consentito di accertare come l’indagato, capo di un gruppo di scout, già dall’estate scorsa, sfruttando le situazioni di debolezza di alcuni giovani ragazzi facenti parte del gruppo li induceva a compiere atti di autoerotismo, raccogliendo il liquido seminale che, unitamente ad un campione di urine e di saliva, a suo dire, serviva per approntare un fantomatico rimedio e preparato per curare una patologia legata all’apparato riproduttivo – naturalmente falsa - di un loro coetaneo. Le inusuali pratiche “pseudo mediche” e le evidenti attenzioni a sfondo sessuale avevano formato oggetto di confidenze da parte del gruppo di ragazzi, al punto da suscitare serie preoccupazioni nell’intero ambiente e determinarne l’abbandono, da parte di alcuni, del gruppo scout di appartenenza. Di lì la decisione di raccontare i fatti al parroco e la scelta di quest’ultimo di denunciare il tutto alla Polizia.