Nell’ambito delle attività di contrasto al mercato illegale degli stupefacenti, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto due c.d. “ovulatori”, cittadini spagnoli residenti a Siviglia, intenti a “trasportare” 200 “capsule” contenenti sostanza del tipo hashish dall’elevato principio attivo. Appresa la notizia della presenza in un albergo del centro di Potenza dei due soggetti, indicati quali probabili trafficanti di stupefacente, veniva predisposto un servizio di osservazione e pedinamento nei loro confronti. Controllati dal personale della Squadra Mobile, i due non davano una plausibile giustificazione circa la loro presenza in città, mostrandosi peraltro molto agitati. Gli operatori procedevano pertanto ad un primo controllo ed ispezione nei loro confronti. Le operazioni venivano successivamente estese anche all’interno della camera di albergo ove alloggiavano, dove, custoditi in un borsello ed in una valigia riconducibili ad entrambi i soggetti venivano rinvenute un totale di 66 capsule termosigillate con all’interno sostanza solida di marrone del tipo hashish, di cui 50 avvolte in un asciugamano - ogni singolo ovulo aveva una circonferenza di appena qualche centimetro ed una lunghezza di 5. I due uomini venivano, pertanto, accompagnati presso gli uffici della Questura, per l'identificazione. Durante queste ulteriori fasi, il personale operante notava che entrambi i soggetti presentavano ancora l’addome dilatato e lamentavano dolori lancinanti. Appariva pertanto evidente che i due custodivano altro stupefacente all’interno dell’addome, e per tale ragione venivano sottoposti a cure mediche. I successivi esami radiologici effettuati presso il locale Ospedale “San Carlo di Potenza” consentivano di rilevare ancora multiple immagini ovaloidi riferibili alla presenza di corpi estranei. Sotto l’osservazione del personale medico, i due soggetti hanno continuato ad espellere ulteriori ovuli - per un totale di 134 - con all’interno la medesima sostanza (hashish) dello stesso tipo rinvenuta all’interno della stanza d’albergo. L’intera sostanza stupefacente, contenuta nei circa 200 ovuli, per un totale di circa 2 chili, da cui si sarebbero potute ricavare all'incirca 20.000 dosi singole, è stata sottoposta a sequestro. Cessate le esigenze di cure mediche, i due cittadini spagnoli sono stati condotti in carcere a disposizione dell’A.G., in attesa del giudizio di convalida. Quella appena descritta rappresenta una tecnica ormai nota, utilizzata dai narcotrafficanti stranieri per immettere nel territorio nazionale sostanze stupefacenti di diverso tipo. Con tale sistema si arriva a trasporti singoli anche di oltre un chilo e mezzo di droga, tenendo presente che ciascun corriere può ingoiare un numero di ovuli (di una decina di grammi ciascuno) che, mediamente, oscilla tra i settanta ed i cento. La retribuzione varia in relazione agli ovuli ingoiati. Per un centinaio, equivalenti a circa un chilogrammo di droga, si può guadagnare da due ad un massimo di 4 mila euro a viaggio.