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Due arresti per estorsione ad uomini individuati su chat erotiche

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Il Commissariato della P.S. di Melfi

Personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato della P.S. di Melfi, a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Potenza, su richiesta della locale Procura, ha tratto in arresto B.A., di anni 45, di Melfi, pregiudicato, per il reato di estorsione continuata. L’indagine ha avuto inizio nel mese di giugno scorso, allorquando erano state accertate alcune movimentazioni di denaro “sospette” da parte del suo complice, I.P., di anni 54, il quale in pochi giorni era stato beneficiario di diversi vaglia postali, inviati da una persona della provincia di Lecce per un valore complessivo di ben 8.000 euro circa. Dalla serrata attività investigativa scaturita, è emerso che B.A., vero promotore delle condotte criminali, aveva ideato uno stratagemma che in poco tempo gli aveva consentito di estorcere diverse migliaia di euro a diversi soggetti. Infatti, l’uomo – secondo un modus operandi collaudato – individuate le vittime, acquisiva i loro numeri di telefono su chat erotiche o simili, dopo essersi presentato ora come un fantomatico avvocato ora come rappresentante dell’Arma. Le accusava, quindi, falsamente di aver contattato alcuni minorenni e di avergli fatto delle avances sessuali, poi, con minacce, approfittando della loro vulnerabilità, le costringeva a fare dei versamenti di denaro tramite l’invio di vaglia postali, che il suo complice puntualmente aveva il compito di prelevare presso l’ufficio postale di Melfi. Dall’attività info-investigativa, in particolare, emergeva come le vittime, prese di sorpresa e sovente in preda al panico, nonostante evidenziassero il loro stato di bisogno, fossero costrette a pagare il denaro a titolo di un ipotetico risarcimento o per il pagamento di spese legali, al fine di evitare presunte azioni giudiziarie per pedopornografia e l’inevitabile discredito sociale conseguente. Lo stratagemma, che ha permesso ai due indagati di estorcere in pochi mesi almeno 19.000 euro, è stato interrotto, dopo che gli uomini del Commissariato di Melfi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, il complice I.A., che è stato sorpreso a ritirare parte del provento inviatogli da un insegnante in pensione della provincia di Avellino, incappato nelle maglie dei due,che aveva versato già alcune migliaia di euro. Sono stati anche recuperati 3.500 euro che saranno restituiti ad una delle vittime. Il quarantacinquenne è stato tradotto in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il complice, dopo l’interrogatorio di garanzia, si trova attualmente agli arresti domiciliari. I due dovranno rispondere di quattro episodi di estorsione consumata e di diversi tentativi di estorsione.


14/10/2016

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