Nella giornata di ieri venerdì 28 aprile gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone hanno dato esecuzione al provvedimento della misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone su richiesta del pubblico ministero procedente, a carico di L.T. , 63enne residente a Morsano al Tagliamento, soggetto gravato da numerosi precedenti penali, indagato per il reato detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La misura è stata richiesta ed ottenuta dal pubblico ministero procedente all’esito di una complessa e articolata attività investigativa avviata lo scorso dicembre dal locale Squadra Mobile e svoltasi attraverso numerosi appostamenti e pedinamenti nonché attività di carattere tecnico. Le indagini in particolare consentivano di individuare come il L.T. avesse da tempo avviato una fiorente attività di spaccio procurando sostanza stupefacente a numerosi assuntori sia del Comune di Morsano che in quelli limitrofi.
Le indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile hanno permesso di scoprire come il modus operandi utilizzato dall’arrestato era consolidato e andava avanti da diverso tempo: dopo aver fissato l’appuntamento, il 63enne si incontrava con i suoi “clienti” all’interno di un esercizio pubblico, sito nel quartiere San Paolo di Morsano al Tagliamento, dove venivano perfezionate le cessioni. Talvolta era egli stesso a effettuare le consegne a domicilio spostandosi attraverso la sua autovettura.
Nell’ambito dello stesso procedimento penale, proprio un mese fa, all’esito di perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria nei confronti di altri quattro indagati, veniva arrestato tale A. A., genero di L.T., trovato in possesso di 130 grammi di cocaina.
Proprio in seguito a tale arresto venivano svolte ulteriori indagini le quali, oltre a consentire di poter ricostruire decine di casi di cessioni di sostanze stupefacente, permettevano di appurare come la sostanza stupefacente rinvenuta fosse in realtà anche nella piena disponibilità dell’odierno arrestato.
Mentre gli agenti della Squadra Mobile procedevano all’arresto di L.T. gli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura notificavano al gestore del suddetto esercizio, abituale luogo di spaccio di L.T., il provvedimento di chiusura del locale ex art. 100 per giorni 30 disposto dal Questore di Pordenone.