Nelle scorse settimane è stata segnalata alla Polizia di Stato di Pordenone lo stato di grande sofferenza vissuto da una bambina di undici anni che “era costretta a fare alcune cose brutte con il compagno della mamma”.
Personale della Squadra Mobile della Questura di Pordenone, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, avviava immediatamente un mirata attività d’indagine che consentiva di accertare che il patrigno aveva abusato sessualmente della minorenne piccola sin da quando aveva solo otto anni.
Al riguardo, il G.I.P. del Tribunale di Pordenone ha disposto nei confronti del 55enne, residente nella provincia di Pordenone, l’esecuzione di una misura cautelare, già eseguita dalla locale Squadra Mobile, per la violazione dei reati previsti dagli articoli 81, comma 2 e 608 bis e 609 ter comma. 1 (violenza sessuale nei confronti di minorenne), che prevede il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri, alla persona offesa, con il divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo. Al patrigno è stato inoltre applicato il braccialetto elettronico.