Nell'ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio sono proseguiti i servizi predisposti dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio in particolar modo nel fine settimana.
Infatti, nella serata di ieri venerdì 22 ottobre, il dispositivo di controllo del territorio diretto da un Funzionario della Questura e con la partecipazione di agenti della Polizia Amministrativa e di Sicurezza e dell’Ufficio di Gabinetto della Questura, di personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Polizie Locali, ha effettuato controlli, anche in chiave “anticovid” su pubblici esercizi e avventori, sia del capoluogo della Destra Tagliamento che di altri comuni della Provincia.
In particolare il Funzionario dirigente del servizio unitamente a equipaggi della Questura e della Guardia di Finanza verso le ore 20.30 effettuava un controllo presso una pizzeria sita nel comune di Fontanafredda.
Una volta all’interno i polizotti riscontravano come il titolare e la di lui moglie risultavano essere sprovvisti di “certificazione verde covid-19”: la verifica veniva così estesa ai quattro dipendenti risultati essere in regola con il “green pass”.
Gli agenti, inoltre, accertavano come ai clienti, seduti all’interno della pizzeria non fosse stato richiesto di esibire e quindi verificare il possesso del “green pass”, ragion per cui i poliziotti riscontravano la presenza di due avventori seduti ad un tavolo, intenti a cenare privi di “certificazione verde”.
Accertate e riscontrate le violazioni di cu al D.L. 52/21 venivano elevate 4 sanzioni pecuniarie da 400 euro ciascuna ai due gestori in quanto intenti a svolgere l’attività privi di “green pass” e per aver omesso il controllo delle certificazioni verdi degli avventori.
Anche alla coppia di clienti è stata contestata la sanzione pecuniaria di 400 euro ciascuno perché, senza “certificazione verde”, stava cenando seduta ad un tavolo all’interno della pizzeria.
Nel corso del servizio disposto dalla Questura, proseguito fino alla mezzanotte, sono stati controllati altri 7 locali pubblici ove sia titolari che il personale, nonché tutti gli avventori sono risultati in regola in ordine alla normativa sul “green pass”.