Quella individuata e disarticolata è sicuramente per circostanze, caratteristiche e quantitativi di hashish e cocaina movimentati, una importante centrale di stoccaggio e distribuzione degli stupefacenti destinati alle piazze del Friuli – Venezia Giulia e del Veneto, con elevati introiti illeciti nell’ordine di diverse migliaia di euro.
Nel corso delle perquisizioni sono emersi ulteriori riscontri ed elementi a riprova del già delineato quadro investigativo, con il sequestro di 1 kg. di hashish, suddiviso in 10 panetti da 1 hg. e l’arresto in flagranza di un 40enne maghrebino. Sequestrati oltre 10mila euro in contanti, suddivisi in banconote da 50 e 20 euro, provento dell’attività di spaccio e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
Nei confronti dei 18 indagati, a vario titolo, tutti di origine maghrebina, il Questore della Provincia di Pordenone ha disposto, con l’Ufficio Immigrazione della Questura, sussistendone i presupposti normativi, l’avvio dei procedimenti di revoca dei permessi di soggiorno, essendo stata acclarata, quale attività principale, quella di spaccio, condotta in maniera continuativa e sistematica.
Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha sottolineato “l’importanza di questa attività di contrasto agli stupefacenti, perché ha consentito di individuare e disarticolare un’importante rete di approvvigionamento di hashish e cocaina, destinati a soddisfare le piazze di spaccio di diverse province del Nord-Est. Importanza del risultato ancora più significativa in termini di tutela e salvaguardia della salute delle persone, ma soprattutto di quella dei giovanissimi e dei minori, a favore dei quali quotidianamente viene profuso il massimo impegno nel prevenire e contrastare lo spaccio e l’assunzione di droghe”.