Nella tarda serata di ieri, giovedì 27 maggio, nell’ambito dell’attività condotta dalla Polizia di Stato della Questura di Pordenone, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) e del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), che ha consentito di sgominare la banda specializzata negli assalti con le ruspe ai danni di distributori di carburante del Nord Italia, è stato catturato anche il quarto componente del sodalizio criminale transnazionale.
Infatti, la Polizia romena, in contatto con gli investigatori della Questura di Pordenone, è riuscita a rintracciare e scovare nel villaggio di Vulturu, nel Distretto di Vrancea, verso la costa romena del Mar Nero, il quarto componente della banda, S.M. di 22 anni, che, sfuggito inizialmente alla cattura, su disposizione del M.A.E. (Mandato Arresto Europeo) emesso dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone, si era rifugiato presso alcuni amici.
Come si ricorderà, l’operazione di polizia transnazionale, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) della Polizia di Stato e del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), relativa all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere con emissione di “mandato arresto europeo”, richieste dalla Procura della Repubblica ed emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone, a carico di 4 persone di origine rumena, componenti di una banda transnazionale specializzata negli assalti con ruspe in danno di aree di servizio del Nord Italia, era scattata nelle prime ore della mattinata del 12 maggio u.s.
Il gruppo criminale, tra i mesi di gennaio ed aprile del corrente anno, ha messo a segno numerosi colpi in diverse province del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nelle ore serali e notturne, commettendo reati predatori in danno degli impianti di distribuzione carburanti, con l’utilizzo di grosse ruspe, per mezzo delle quali sradicavano le colonnine di erogazione self-service asportandole con il denaro contante all’interno. Accertati profitti per decine di migliaia di euro e, nel contempo, ingenti danni ai titolari dei distributori di carburanti costretti, altresì, a dover bloccare l’attività lavorativa per diverso tempo, sino al completo ripristino degli impianti di erogazione.
Il gruppo criminale aveva adottato un modus operandi di tipo transfrontaliero, giungendo in Italia prevalentemente nei fine settimana dove poi, una volta individuati gli obiettivi da colpire, rubavano autovetture tipo “pick-up” e ruspe da aree cantierizzate o da depositi di noleggio delle macchine operatrici.
Nella serata di ieri, giovedì 27 maggio, l’epilogo dell’indagine nella città di Vulturu con l’arresto dell’ultimo componente della banda.
Investigativamente sono in corso accertamenti e riscontri per una verosimile riconducibilità al gruppo criminale in argomento di numerosissimi episodi analoghi commessi nelle province Centro-Nord d’Italia, quali:
- 18.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Carpi (MO);
- 19.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Paese (TV);
- 19.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti TAMOIL di Monselice (PD);
- 20.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Este (PD);
- 21.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti IP di Castegnato (BS);
- 22.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti IP di Robecco d’Oglio (CR);
- 24.02.2021 - furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Breganze (VI).