Nella prima mattinata di sabato 22 maggio u.s., perveniva alla Sala Operativa della Questura la segnalazione di alcuni residenti in un condominio sito in città, in quanto dagli scantinati si sentiva provenire un forte odore tipico di sostanze stupefacenti tipo cannabinoidi.
Ricevuta la segnalazione, due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante – si recavano nel condominio in questione ed in effetti immediatamente gli Agenti avvertivano il forte odore proveniente da un unico locale adibito a ripostiglio, che risultava chiuso a chiave a differenza degli altri.
Si contattavano gli inquilini che avevano a disposizione il ripostiglio in argomento, apprendendo che lo stesso veniva utilizzato dal proprio figlio 19enne.
Veniva così rintracciato il giovane, il quale, in prima battuta si dimostrava non collaborativo, rifiutandosi di far accedere gli Agenti nel locale in argomento.
I poliziotti, quindi, recuperate le chiavi, effettuavano una perquisizione ex art. 103 D.P.R. 309/90 (T.U. stupefacenti), perquisizione che dava esito positivo, in quanto si rinvenivano e sequestravano un involucro in cellophane e tre barattoli in vetro trasparente contenenti verosimile sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di oltre gr. 300.
E ancora, si rinvenivano e sequestravano un bilancino digitale di precisione e una bilancia da cucina con display digitale, misuratori entrambi con residui di marijuana all’interno.
Il ragazzo veniva accompagnato negli Uffici della Questura, ove personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica eseguiva l’esame preliminare narcotest con reagentario per i cannabinoidi che dava esito positivo, confermando trattarsi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Sussistendo la flagranza del reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente, finalizzata allo spaccio, il giovane veniva tratto in arresto ed accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione del P.M. di turno.