Nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo del territorio, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante, interveniva nel corrente mese di aprile ben 7 volte per segnalazioni relative ad un 51enne cittadino indiano, dedito all’assunzione smodata di alcool, stati di alterazione a seguito dei quali creava allarme tra le persone per gli atteggiamenti che assumeva per le strade e le piazze di questo capoluogo.
Infatti, solo nello scorso fine settimana, nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 aprile, due pattuglie delle Volanti intervenivano a più riprese in queste via Oberdan e viale Treviso, dove l’uomo, in palese stato di ubriachezza, camminando ai margini della sede stradale, metteva a repentaglio non solo la propria incolumità, ma anche quella degli automobilisti.
Veniva, quindi, attivato il locale Ufficio Immigrazione, che accertava come il cittadino indiano, già titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, cessava per volontarie dimissioni dal proprio rapporto di lavoro, finendo anche col far scadere il relativo permesso di soggiorno, rilasciato dalla Questura di Treviso.
L’uomo, a seguito delle sue condotte, era stato destinatario anche di un Foglio di Via dal Comune di Pordenone emesso il 10 agosto 2020, con intimazione a ritornare nel comune di provenienza, ciò nonostante, lo stesso violava il provvedimento in argomento, recandosi nel capoluogo dove si ubriacava, per poi stramazzare a terra nei posti più impensabili.
Tale situazione, protraendosi dal settembre del 2019, è proseguita anche nel 2020 fino ai giorni scorsi, per culminare nella giornata di martedì 13 aprile, con l’intervento delle ore 19.30, allorquando un equipaggio delle Volanti si recava in ausilio a personale dell’Azienda Sanitaria, che era stata fatta intervenire presso la sala d’attesa della stazione ferroviaria del capoluogo, in quanto l’uomo, in evidente stato di ubriachezza, molestava gli utenti e quanti passassero nei pressi della stazione.
L’Ufficio Immigrazione della Questura ha, quindi, riscontrato attraverso la Direzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale ben 30 accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Pordenone, per ubriachezza molesta e con decine e decine di interventi da parte delle pattuglie delle Volanti, distogliendo risorse istituzionali sia per quanto concerne gli aspetti sanitari riconducibili alla pandemia in atto e sia per quelli relativi alla sicurezza, distogliendo gli Agenti di Polizia dai dispositivi di vigilanza e controllo del territorio.
L’epilogo, quindi, nella giornata di ieri, venerdì 16 aprile, con l’espulsione emessa dal Prefetto di Pordenone nei confronti del cittadino indiano e con il Questore della Provincia di Pordenone che portava in esecuzione il provvedimento espulsivo, disponendo il trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, in ragione della pericolosità sociale manifestata dall’uomo.
La Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, accogliendo la richiesta di trattenimento dello straniero disposta dal Questore, riservava un posto presso il C.P.R. CORELLI di Milano.
Al termine delle incombenze di rito, Agenti della Questura di Pordenone hanno quindi accompagnato e collocato presso il suddetto Centro di Permanenza il 51enne cittadino indiano.