Nella serata di ieri, venerdì 26 marzo, gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante – della Questura di Pordenone, sono intervenuti presso due distinte abitazioni.
Nel primo caso, alle ore 21.00, perveniva una richiesta di intervento da parte del 118, presso un appartamento del capoluogo, in quanto vi era un giovane in stato di overdose da assunzione di sostanze stupefacenti.
I poliziotti, giunti sul posto, potevano identificare un 26enne pordenonese che, recatosi a casa di amici, appena giuntovi, veniva colto da malore per una precedente assunzione di eroina, a seguito della quale accusava i tipici sintomi da overdose, riprendendosi poi grazie al tempestivo intervento dei sanitari.
Sul posto, gli Agenti identificavano in totale 4 ragazzi, privi di mascherina, riscontrando come, di fatto, gli stessi si trovassero tutti insieme, in palese violazione della vigente normativa in materia di contenimento del Covid-19, procedendo, pertanto, a contestare la sanzione pecuniaria di euro 400 ciascuno.
Successivamente, dopo un’ora, verso le ore 22.00, perveniva ancora alla Sala Operativa della Questura una segnalazione di una festa in atto all’interno di un appartamento, sempre ubicato in città.
Gli Agenti, quindi, si recavano presso l’abitazione in argomento, dove si poteva notare come, dal primo piano dell’edificio, provenisse un forte vociare di persone; si procedeva quindi a suonare il campanello, e un giovane pordenonese 21enne, aperta la porta, riferiva di trovarsi in compagnia di 4 amici, coetanei, di età ricompresa fra i 21 e i 23 anni, intenti a trascorrere la serata insieme e senza indossare la mascherina.
Riscontrata, quindi, la violazione della normativa sulle misure di contenimento al Covid-19, ai 5 ragazzi veniva contestata la relativa sanzione pecuniaria di euro 400 ciascuno.
Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio, in merito a tali fatti, lancia un monito ai ragazzi, “affinché evitino comportamenti ed atteggiamenti come quelli verificatisi nella serata di ieri, nell’interesse e per la salvaguardia non solo della propria salute, ma anche per quella delle altre persone, soprattutto in un periodo particolarmente complesso e delicato, come quello che stiamo vivendo ormai da oltre un anno, richiamando soprattutto i giovani a comportamenti responsabili, consapevoli ed improntati anche al buon senso, perché, solo con il fattivo contributo di ciascuno di noi, riusciremo a venire fuori quanto prima dal periodo che stiamo attraversando”.