Nella mattinata di oggi, sabato 12 settembre, personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Pordenone ha emesso nei confronti di un 26enne cittadino albanese, residente in città, il provvedimento disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio, di divieto di accesso per anni due nei pubblici esercizi del centro città, ricomprendenti le zone urbane di piazza XX Settembre, piazzetta Cavour, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi.
Il richiamato provvedimento interdittivo è stato irrogato dal Questore ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legge n. 14/2017 sulla “promozione della sicurezza integrata e della sicurezza urbana”.
Infatti, nella nottata di venerdì 11 settembre, verso le ore 02.00, perveniva una richiesta di intervento alla Sala Operativa della Questura da parte del titolare di un bar sito in questa via Mazzini, il quale era stato pesantemente minacciato da parte di un giovane che, in evidente stato di alterazione alcolica, aveva richiesto l’acquisto di una bottiglia di liquore ed al rifiuto del titolare andava in escandescenza, tentando di aggredire l’esercente.
Prontamente interveniva un equipaggio dell’U.P.G.S.P. – Squadra Volante – della Questura che bloccava ed identificava il giovane per un 26enne cittadino albanese, già noto e gravato da precedenti di polizia, il quale oltraggiava gli operatori di polizia.
Presso questi Uffici, si riscontrava ulteriormente che il 26enne, oltre che avere precedenti di polizia per i reati di lesioni personali, furto aggravato ed ubriachezza, in data 31.10.2018 era stato condannato in via definitiva anche per i reati di oltraggio a P.U. (art. 341/bis C.P.) e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale (art. 651 C.P.) commessi sempre all’interno di un bar sito nella centralissima piazza XX Settembre.
Sussistendone, quindi, i requisiti di legge, previsti dal Decreto Legge n. 14/2017 sono state valutate oltre alle condotte specifiche, anche i precedenti a carico del giovane, circostanze che oltre a costituire una chiara minaccia per la sicurezza pubblica sono idonee, altresì, a favorire l’insorgere di fenomeni criminosi e di illegalità, tali da legittimare l’intervento del Questore, finalizzato ad arginare tale pericolosità.
Pertanto, tenuto conto che le aree cittadine ricomprese tra piazza XX Settembre, piazzetta Cavour, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi, sono caratterizzate da numerosi esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande, frequentati da numerosi avventori soprattutto nelle fasce serali e notturne, è stato disposto dal Questore il divieto di accesso per anni due nei pubblici esercizi ivi ricompresi ex art. 13 D.L. n. 14/2017.
Sul punto il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio sottolinea “come il titolare del bar ubicato in questa via Mazzini con la propria positiva condotta abbia allertato immediatamente la sala operativa della Questura consentendo un tempestivo intervento delle pattuglie delle “Volanti” e nel frattempo si è, altresì, attivato evitando il degenerare dei fatti.
Il comportamento proattivo del titolare del bar ha, altresì, messo in condizioni l’Autorità Amministrativa di poter applicare strumenti normativi come il Decreto Legge n. 14/2017 che nel caso si specie ha come finalità quella di preservare le aree cittadine e urbane al fine di garantire una serena e pacifica vivibilità a favore di tutti ma anche e soprattutto nell’interesse degli stessi gestori di pubblici esercizi in un ottica di reciproca collaborazione”.