Nel pomeriggio di martedì 28 luglio, nel corso di un articolato servizio di Polizia finalizzato ad infrenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in questa Provincia, personale della Squadra Mobile della Questura di Pordenone ha proceduto all’arresto di un 49enne cittadino italiano residente in Provincia colto in flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (cocaina) ex art. 73 del D.P.R. 309/90.
In particolare, l’attenzione dei poliziotti veniva attirata da un individuo a bordo di un pick-up scuro di grossa cilindrata che percorreva le vie cittadine senza apparente destinazione; dopo averlo pedinato con discrezione e a debita distanza, notando peraltro come questi effettuasse repentine manovre e inversioni di marcia, evidentemente per accertarsi di non essere seguito, gli operanti procedevano al fermare l’uomo a bordo della propria autovettura, chiedendo di esibire i documenti e di giustificare la sua presenza in questo centro cittadino.
Questi si mostrava da subito agitato e nervoso, rispondendo alle domande degli Agenti in maniera evasiva e incoerente, con voce a tratti tremolante, mantenendo nel complesso un comportamento insolito.
Gli operanti, a quel punto insospettiti dalla situazione, approfondivano il controllo del soggetto, trovando effettivamente occultate in un vano portaoggetti posto sotto il bracciolo del guidatore 12 bustine di cellophane trasparente contenenti ciascuna presunta sostanza stupefacente che, successivamente sottoposta a NARCOTEST da personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Pordenone, reagiva positivamente quale COCAINA, per un peso lordo complessivo di gr. 12,3, oltre a una riproduzione di pistola semiautomatica priva di tappo rosso in merito alla quale sono in corso accertamenti tecnici volti a determinarne la potenzialità offensiva, due coltelli a serramanico, un tirapugni e una bomboletta di spray urticante, insieme alla cifra di Euro 3.840 in banconote di diverso taglio, materiale veniva immediatamente posto sotto sequestro.
In merito al materiale trovato in suo possesso, l’uomo tentava goffamente di giustificarsi, asserendo che la sostanza stupefacente fosse destinata esclusivamente ad uso personale, che la pistola, i coltelli e il tirapugni servissero per proteggere la propria incolumità personale e affermando altresì come il denaro, in banconote di diverso taglio, fosse interamente provento della propria attività lavorativa di “tatuatore”.
A questo punto si procedeva pertanto alla perquisizione locale ex art. 352 C.P. dell’abitazione dell’arrestato, ove veniva rinvenuto e posto sotto sequestro un bilancino di precisione, oltre a ulteriori 5 involucri in cellophane di sostanza stupefacente tipo MARIJUANA già suddivisa in dosi per un peso lordo di gr. 39,9 come accertato a seguito di pesatura e Narcotest da personale del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
La perquisizione veniva altresì estesa ad una azienda agricola, sedente in questa Provincia, che si occupa di produzione di Canapa Indiana ad uso tecnico/collezionistico, di cui il 49enne è socio e amministratore delegato, ove veniva inventariata e sequestrata sostanza tipo MARIJUANA, estratta da Cannabis Sativa, per un quantitativo di 6,150 kg, corrispondente ad un valore di “mercato” di circa 30.000 EURO, poiché allo stato priva di idonea certificazione del principio attivo e relativa autorizzazione alla coltivazione.
In considerazione di quanto riscontrato l’uomo veniva tratto in arresto ex art.73 c.1 D.P.R. 309/90 in regime di Arresti Domiciliari così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Pordenone, Dott.ssa Maria Grazia Zaina, nonché deferito in stato di libertà per i reati di cui agli artt. 5 e 7 L. 895/67 e art. 4 L. 110/75.
Al termine delle incombenze di rito l’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione, a disposizione della procedente A.G.