La Polizia di Stato di Pordenone ha tratto in arresto R.B. 57enne, cittadino italiano, senza fissa dimora, con a carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, destinatario di un ordine di carcerazione.
Alle ore 14.00 di ieri giovedì 12 marzo, una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante”, nell’ambito dei controlli finalizzati a riscontrare il rispetto delle misure disposte per contrastare la diffusione del “Coronavisur-COVID 19”, in questo centro cittadino, piazzale Ellero dei Mille, procedeva al controllo di una persona.
Gli agenti, quindi, identificavano l’uomo, il quale rappresentava che si stava recando presso il vicino patronato per consegnare della documentazione relativa al reddito di cittadinanza.
Gli agenti di Polizia, all’atto del controllo, effettuavano anche il riscontro del nominativo che alla Banca Dati del Ministero dell’Interno, risultava essere destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone dovendo espiare la pena di mesi 3 e giorni 24 di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole di vari furti commessi ad Aviano (PN) in data 9 agosto 2013 all’interno del Santuario della Madonna del Monte di Aviano , sito località “Marsure Costa”.
In quella circostanza, personale della Squadra Mobile della Questura di Pordenone, nel corso di mirati servizi di contrasto ai furti commessi all’interno di Santuari e luoghi di culto, presso il Santuario della Madonna del Monte, di Aviano (PN), traevano in arresto il R.B. nella flagranza di reato di furto aggravato di denaro contenuto all’interno della cassetta delle offerte e unitamente ad un complice, che fungeva da “palo”.
Nel corso dell’attività di Polizia, gli agenti a seguito di perquisizione personale, rinvenivano e sequestravano la somma di 395 euro, verosimilmente provento di analoghi furti commessi con le stesse modalità all’interno del Santuario di Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza (TV).
Al termine delle formalità di rito, il 57enne, il quale è stato anche denunciato ex art. 650 c.p., per il mancato rispetto delle misure disposte per contrastare la diffusione del coronavisur-COVID 19, è stato accompagnato da personale della Questura di Pordenone presso la Casa Circondariale di Udine per scontare la pena.