Questore rimpatria cittadino romeno per ubriachezza molesta. 73 volte pattuglie della questura e ambulanze sono intervenute per le richieste di intervento dei cittadini che segnalavano lo stato di ubriachezza dell’uomo. Imbarcato su un volo Venezia-Bucarest, non potrà fare ritorno in Italia per i prossimi 5 anni.
Nella serata di ieri venerdì 14 febbraio, agenti dell’ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone hanno accompagnato all’aeroporto Marco Polo di Venezia Tessera un 54enne cittadino romeno, imbarcandolo alle ore 20.25 sul volo Venezia-Bucarest, dando esecuzione al provvedimento di accompagnamento coattivo emesso dal Questore della provincia di Pordenone Marco Odorisio, con divieto di far ritorno in Italia per i prossimi cinque anni.
Il provvedimento questorile nella medesima mattinata del 14 febbraio è stato convalidato dal Tribunale di Trieste – Sezione Specializzata in materia di Immigrazione, Protezione Internazionale e Libera Circolazione dei Cittadini dell’Unione Europea, che ha evidenziato come “il decreto di allontanamento è stato adottato per imperativi motivi di pubblica sicurezza, in quanto rinvenuto numerosissime volte in stato di ubriachezza evidente in luoghi pubblici, segnalato e sanzionato ai sensi dell’art. 688c.p.”
Il cittadino comunitario risultava essere entrato in Italia nel 2003 ed aver soggiornato in provincia di Torino per poi trasferirsi definitivamente in provincia di Pordenone nel 2014, accertando che benchè impiegato presso ditta di Porcia con un contratto di lavoro “intermittente” dalla data di assunzione, nonostante fosse stato chiamato molte volte, si era presentato solamente in tre occasioni;
Nella giornata di martedì 11 febbraio alle ore 11.45 una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone veniva inviata in questo Viale Cossetti presso un negozio di scarpe in quanto era stata segnalata la presenza di un cittadino romeno in palese stato di ubriachezza. Nel particolare la richiesta era stata fatta da una commessa del citato negozio che aveva visto il soggetto entrare e sdraiarsi subito sul pavimento. Veniva accompagnato in Questura e sanzionato ai sensi dell’art. 688 c.p.
Si accertava quindi come il medesimo cittadino comunitario in altre occasioni era stato rintracciato in palese stato di ubriachezza da pattuglie delle Volanti e da personale del 118 intervenuti a seguito di chiamate da parte di cittadini allarmati che notavano l’uomo steso a terra nei posti più impensabili.
Si ricostruivano e contestualizzavano svariati episodi in cui il cittadino comunitario veniva rintracciato: --in data 09.07.2019 alle ore 19.45 da una pattuglia della Volante che interveniva a Porcia presso il Parco Powell, in quanto trovato a terra privo di sensi con accanto una bottiglia di J & B vuota. Interveniva anche personale del 118;
- in data 15.01.2020 alle ore 15.26 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in Via Brusafiera presso un bar unitamente a personale del 118, in quanto trovato disteso a terra dolorante in evidente stato di alterazione alcoolica;
- in data 16.01.2020 alle ore10.50 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in Via Santa Caterina e successivamente all’esterno di un bar ove era stata segnalata la sua presenza in stato di ubriachezza disteso a terra . Veniva accompagnato in Questura e sanzionato ai sensi dell’art. 688 c.p.
- in data 17.01.2020 alle ore 22.20 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in Via Oberdan presso esercizio pubblico unitamente a personale del 118 in quanto trovato disteso a terra;
- in data 05.02.2020 alle ore 10.10 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in Piazzale Ellero presso un bar ove veniva rintracciato disteso su alcune sedie in evidente stato di alterazione alcoolica. Veniva accompagnato in Questura e sanzionato ai sensi dell’art. 688 c.p.
- in data 05.02.2020 alle ore 14.00 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in P.zza XX settembre presso la biblioteca civica dove veniva segnalata la sua presenza molesta, nel particolare all’arrivo della Volante il soggetto si trovava in evidente stato di alterazione alcoolica mentre dormiva su una poltrona della sala di lettura. Veniva accompagnato in Questura e sanzionato ai sensi dell’art. 688 c.p.
- in data 07.02.2020 alle ore 05.35 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone nella stazione ferroviaria di Pordenone ove presso l’edicola veniva segnalata la presenza dello stesso disteso a terra. Interveniva personale del 118;
- in data 09.02.2020 alle ore 08.30 da una pattuglia della Polizia che interveniva a Pordenone in Corso V. Emanuele presso un bar ove veniva segnalata la sua presenza, barcollante ed in evidente stato di ubriachezza. Veniva accompagnato in Questura e sanzionato ai sensi dell’art. 688 c.p.
Tale situazione divenuta oramai allarmante e critica, determinava la direzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale a segnalare alla Questura di Pordenone che nei confronti del 53enne cittadino comunitario, dal gennaio 2017 risultavano essere stati effettuati 73 accessi al Pronto Soccorso, di cui 45 nei mesi di gennaio e febbraio dell’anno in corso, sempre per condizioni di alterazione alcoolica e che in 49 occasioni l’uomo si era allontanato dalla struttura sanitaria prima di aver completato gli accertamenti, creando disagi e disfunzioni al servizio pubblico di Pronto Soccorso ed impegnando l’ambulanza e il personale sanitario senza usufruirne i servizi. Aggiungeva inoltre che in data 21.01.2020 veniva ricoverato presso la Struttura Intermedia Polifunzionale di Sacile (PN) per tentare un approccio sanitario al problema della dipendenza dall’alcool, ma che nella stessa giornata firmava la dimissione volontaria e si allontanava.
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone, valutava quindi la posizione in territorio italiano del cittadino romeno, che pur risultando in possesso di un’autorizzazione al soggiorno permanente rilasciata dal Comune di Torino, non risultava lavorare in modo continuo e non avere una residenza fissa; circostanza negativa che unita alle altre negative situazioni di cui si era reso protagonista come:
- rintracciato frequentemente in stato di incoscienza ed alterazione alcoolica in ambienti pubblici ove veniva immediatamente notato dai frequentatori dei relativi locali e della popolazione quando rinvenuto sulla pubblica via;
- usufruire di una serie innumerevole di accessi al Pronto Soccorso, creando anche problematiche al servizio pubblico per aver impegnato un’ambulanza e non aver usufruito del successivo servizio sanitario perché allontanatosi subito dopo il ricovero dalla struttura ospedaliera (49 volte nell’ultimo bimestre);
- sanzionato 5 volte ai sensi dell’art.688 c.1 per il frequente stato di ubriachezza;
- indagato per il reato p. e p. dall’art. 186 comma 2 C.D.S. e 186 comma 7 C.D.S. alla Procura della Repubblica di Pordenone;
tali da evidenziare l’allarme sociale creato nella popolazione di una città e negli avventori di negozi e pubblici locali che frequentemente hanno chiesto l’intervento di Forze di Polizia e del servizio sanitario nel momento in cui scorgevano l’uomo in stato di incoscienza, ed il pericolo per la sicurezza pubblica legato al suo stato di alterazione quando alla guida di un’autovettura veniva deferito all’A.G., situazione che si sarebbe potuta ripetere visto che lo stesso è ancora in possesso di patente di guida.
Sussistendo quindi i presupposti normativi previsti dal T.U.I. (Testo Unico sull’Immigrazione) è stato disposto l’allontanamento del cittadino comunitario con accompagnamento alla frontiera aera di Venezia-Tessera ed imbarcato, con scorta tecnica di Agenti della Polizia di Stato sul volo aereo facendo rientro a Bucarest e abbandonando definitivamente il territorio nazionale.