Indagate a piede libero due donne in stato di gravidanza, allontanate con foglio di via obbligatorio disposto dal Questore.
Nell’ambito dei servizi di prevenzione, controllo e vigilanza del territorio, in ragione del sopraggiunto periodo estivo sono stati intensificati i dispositivi posti in essere con equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” ed equipaggi della “Squadra Mobile”, soprattutto nelle fasce orarie mattutine e pomeridiane al fine di infrenare il fenomeno dei furti in abitazione.
Ed infatti, proprio nella mattinata di ieri mercoledì 31 luglio, agenti della “Squadra Mobile” notavano in questo centro cittadino, nella zona adiacente via Vallona due donne che a passo veloce si allontanavano dall’ingresso di un condominio.
Valutate, quindi, le circostanze sospette e ritenuto che le stesse potessero essere coinvolte in attività delittuose di tipo predatorio, gli agenti procedevano a bloccarle ed ad identificarle.
Sul posto veniva, quindi, fatta convergere anche una “Volante” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per una immediata ricognizione tra i condomini in argomento, accertando come pochi istanti prima le due donne si fossero rese responsabili di un tentativo di furto in abitazione, previa forzatura della porta d’ingresso.
Le ricerche delle “Volanti” e della “Squadra Mobile” venivano contestualmente estese anche nei confronti di una autovettura Volkswagen Polo di colore bianco, che precedentemente era risultata essere stata nella disponibilità dalle stesse donne.
Le due di origine croata, entrambe in evidente stato di avanzata gravidanza, di cui auna addirittura all’ottavo mese di gravidanza, venivano generalizzate, rispettivamente per una 19enne ed una 23enne. Accompagnate presso gli Uffici della Questura, si provvedeva ad indagare le donne, già gravate da precedenti di polizia specifici, in stato di libertà in ordine al reato di tentato furto aggravato in concorso.
A carico delle stesse, veniva disposto dal Questore della Provincia di Pordenone e quindi notificato il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel Comune di Pordenone per anni tre