Nel pomeriggio di ieri verso le ore 15.30 alla locale Sala Operativa della Questura giungeva una segnalazione di lite in atto tra due persone che si stavano azzuffando all’interno del Parco Galvani sito in questo centro cittadino.
La “Volante” della Questura nell’immediatezza sopraggiungeva e individuava due giovani in evidente stato di agitazione, mentre altre due persone erano intente a tranquilizzarli.
Gli agenti, quindi, identificavano i presenti rinvenendo a terra un coltello da cucina. Accompagnati tutti in Questura si aveva modo di accertare come, verso le precedenti ore 15.30, un 33enne cittadino afghano richiedente asilo ed un 18enne del Bangladesh in attesa di rilascio di permesso di soggiorno da Trieste, avessero incominciato a litigare.
Ad un certo punto il 18enne estraeva un coltello da cucina, ma il 33enne afghano lo disarmava, tentando a sua volta di colpire il rivale. A questo punto intervenivano altri due giovani ivi presenti, che nel contempo allertavano la Sala Operativa della Questura, bloccando i due contendenti.
Dopo una iniziale ipotesi di tentato omicidio, gli approfondimenti investigativi consentivano di rubricare i fatti in lesioni aggravate, ragione per cui il 33enne richiedente asilo afghano veniva nel pomeriggio odierno rimesso in libertà.
Sussistendone i presupposti previsti dal T.U. sull’Immigrazione il 33enne richiedente asilo afghano, sempre nell’odierno pomeriggio, su disposizione del Questore della Provincia di Pordenone è stato accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione al “Centro di Permanenza per il Rimpatrio” di Potenza.
Quanto all’altro contendente, il 18enne del Bangladesh in attesa di rilascio del permesso di soggiorno, sarà valutato l’avvio della procedura di revoca del titolo di soggiorno.