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La Polizia di Stato di Pordenone smantella pericoloso gruppo criminale composto da giovani richiedenti asilo dediti allo spaccio di eroina, cocaina ed hashish.

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Conferenza stampa

La Polizia di Stato di Pordenone smantella pericoloso gruppo criminale  composto da giovani richiedenti asilo dediti allo spaccio di eroina, cocaina ed hashish   nel centro di pordenone: disposte 5 ordinanze di custodia cautelare. Riscontrati centinaia di episodi di spaccio, anche a giovanissimi.

E’ in corso dalle prime ore dell’alba una vasta operazione della Polizia di Stato di Pordenone che sta eseguendo arresti e perquisizioni, nei confronti dei componenti, tutti  giovani richiedenti asilo, di un pericoloso gruppo criminale dedito allo spaccio di droghe tipo eroina, cocaina ed hashish nel centro della città di Pordenone e a ridosso dei parchi cittadini. 
Sono 3 i provvedimenti restrittivi in carcere,  disposti dall’autorità giudiziaria pordenonese nei confronti di 2 cittadini pakistani, un bengalese, e altri due provvedimenti cautelari riguardano un nigeriano ed una ragazza italiana. Accertati centinaia e centinaia di episodi di  spaccio di eroina, cocaina, hashish, in pieno giorno e nelle centralissime piazze cittadine, droga ceduta anche a giovanissimi assuntori.
Gli indagati, alcuni gravati da precedenti specifici, tutti disoccupati e traenti il necessario per le loro esigenze di vita, esclusivamente dallo spaccio di stupefacenti, avevano altresì due canali di rifornimento di eroina e cocaina “fidelizzati”, localizzati nelle città di Milano e Venezia-Mestre. Decine di migliaia di euro gli introiti che il gruppo criminale si assicurava dallo spaccio della droga.
Le indagini coordinate dal Servizio Centrale Operativo  della Polizia di Stato, sono state svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone che sta eseguendo le operazioni  con l’ausilio di equipaggi Reparto Prevenzione Crimine di Padova, unità cinofile della Polizia di Stato ed elicottero  del X° Reparto Volo di Venezia. 

Il contesto investigativo consentiva così di delineare l’esistenza di un ben strutturato ed articolato sodalizio criminale composto da giovani pakistani, bengalesi e nigeriani, poco più che ventenni, in grado di realizzare numerosissimi episodi di spaccio in pieno giorno, senza alcunchè temere della presenza di altre persone. 
Si generalizzavano i prevenuti, alcuni gravati da precedenti specifici, tutti disoccupati e traenti il necessario per le loro esigenze di vita, esclusivamente dallo spaccio di stupefacenti. Si individuavano altresì due canali di rifornimento di eroina e cocaina, personalmente gestiti dagli indagati e localizzati nelle città di Milano e Venezia-Mestre, località  ove si recavano in macchine e spesso in treno per sottrarsi ad eventuali attività d’indagine.

Come evidenziato dallo stesso GIP “…le modalità di consumazione dei singoli delitti per cui si procede rivelano che i singoli indagati hanno dimestichezza nell’ambiente malavitoso, essendo in grado di procurarsi in tempi brevissimi e in via continuativa quantitativi apprezzabili di droga destinata in modo abituale e professionale alla cessione a un numero indifferenziato di consumatori”.
Le positive risultanze investigative venivano quindi compendiate in informative che determinavano il P.M. procedente a richiedere ed ottenere dal competente GIP, in data 8 marzo corrente, ordinanza di custodia cautelare in carcere e misura coercitiva obbligo presentazione in ordine ai reati ex art. 110 c.p., 73 comma 1 e 4 DPR 309/90, a carico dei seguenti indagati:
1) KHAN Abdul Nasir nato in Pakistan il 21.7.1994, residente a Cordenons (PN), con permesso di soggiorno per motivi di “Richiesta di Asilo” scaduto e senza istanza di rinnovo, gravato da precedenti specifici, (o.c.c. in carcere);
2) ZEESHAN Muhammad nato in Pakistan il 3.5.1996, residente a Cordenons (PN), richiedente asilo con riconoscimento “Protezione sussidiaria”, gravato da precedenti specifici (o.c.c. in carcere); 
3) MIAH Rony nato in Bangladesh il 2.12.1995, residente a Pordenone, irregolare sul T.N. per revoca permesso di soggiorno lungo periodo (o.c.c. in carcere);
4) O. I. nato in Nigeria nel 1990, residente a Casarsa della Delizia (PN) , richiedente asilo, ricorrente contro diniego, con permesso di soggiorno per motivi “Richiesta di asilo” in corso validità (misura coercitiva obbligo presentazione);
5) B. F. C., nata ad Acerra nel 1997, residente a Cordenons (PN), gravata da precedenti specifici (misura coercitiva obbligo presentazione).
Per i medesimi reati sono indagate in stato di libertà altre 3 persone, nei confronti delle quali il P.M. procedente ha disposto perquisizioni domiciliari e personali.

I sopra indicati provvedimenti restrittivi e perquisizioni sono contestualmente eseguiti alle ore 6,00 di mercoledi 13 marzo, con l’ausilio di equipaggi R.P.C. Veneto, unità cinofila ed elicottero X° Reparto Volo di Venezia, già interessati con separata richiesta.


13/03/2019

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