In data di ieri venerdì 1° marzo sono stati notificati due provvedimenti di "Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono Manifestazioni Sportive - D.A.SPO”, nei confronti di altrettanti tifosi alabardati in ordine all’incontro di calcio disputatosi lunedì 12 novembre 2018 presso lo stadio “Bottecchia” di Pordenone.
I suindicati provvedimenti sono stati definiti ed applicati grazie alla sinergica attività svolta dalle Digos e dalle Divisioni Polizia Anticrimine delle Questure di Pordenone e Trieste.
Infatti, la sera del 12 novembre 2018, in occasione del derby regionale, circa 500 tifosi della Triestina raggiunsero Pordenone per assistere all’attesissimo incontro di calcio.
Durante la partita venivano notati alcuni tifosi alabardati che, portatisi all’estremità della gradinata ospiti ed a ridosso di quella occupata dagli ultras del Pordenone, inveivano e provocavano l’opposta tifoseria.
In particolare, veniva identificato un 25enne triestino il quale saliva su parapetto di ferro all’estremità del settore, inveendo e provocando la tifoseria avversaria, condotta che si protraeva per diversi minuti incurante dei ripetuti richiami degli steward a desistere da tale atteggiamento, tanto da rendesi necessario il materiale intervento degli stessi che fisicamente lo allontanavano dal parapetto della gradinata.
Nel medesimo contesto, veniva, quindi individuata e riscontrata la condotta di un altro supporter triestino di anni 27 il quale, approssimandosi il termine della gara, si posizionava a cavalcioni sulla recinzione delimitante la gradinata dal terreno di gioco e riuscendo a scavalcarla effettuava un invasione di campo che si protraeva per alcuni minuti.
Le condotte dei due supporters venivano documentalmente ricostruite e contestualizzate, riuscendo, quindi, ad identificare i due giovani proprio grazie al background conoscitivo delle Squadre Tifoserie delle Digos di Trieste e di Pordenone.
All’esito degli accertamenti e della conseguente istruttoria il Questore della Provincia di Pordenone ha emesso due provvedimenti di "Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono Manifestazioni Sportive – D.A.SPO”, rispettivamente per la durata di anni due ed anni tre, nei confronti dei sopraindicati giovani tifosi, provvedimenti notificati nella giornata di venerdì 1° marzo dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Trieste