Questura di Pistoia

Arrestato per rapina in danni di una coppietta

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La Polizia scopre che l’arrestato era complice della donna vittima di stalking dell’uomo col quale era appartata

La Polizia di Stato, al termine di una articolata e complessa attività investigativa, ha tratto in arresto un rom ventiquattrenne, appartenente alla comunità stanziata sul territorio pistoiese, dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

I reati contestati al giovane sono rapina aggravata, calunnia, ricettazione e porto illegale di arma da fuoco.

L'arresto di ieri è l'atto conclusivo di in una più ampia vicenda che ha avuto inizio nell'ultimo periodo dello scorso anno allorquando un giovane extracomunitario, nella serata del 5 dicembre, venne aggredito e rapinato da due soggetti travisati mentre si trovava appartato in macchina con la sua compagna.

A seguito di tale episodio la Squadra Mobile della Questura di Pistoia avviò le prime indagini che ben presto aprirono uno scenario ben più complesso e inquietante. Infatti, alcuni giorni dopo la commissione della rapina e mentre gli investigatori stavano battendo alcune piste legate al mondo della malavita pistoiese, pervenne loro una notizia confidenziale con la quale si riferiva che all'interno dell'abitazione in uso all'uomo rapinato, si trovava un fucile da lui illegalmente detenuto. Gli uomini della Squadra Mobile rinvennero effettivamente l'arma all'interno della casa ma fin da subito le modalità con cui era pervenuta la notizia e la scena del ritrovamento apparvero alquanto strane e indussero dubbi sulla genuinità del contesto.

Una più attenta valutazione permise, in un breve lasso di tempo, di capire che la donna con cui si trovava il giovane rapinato al momento dell'aggressione era in realtà da tempo vittima di gravi atti persecutori posti in essere dallo stesso. Tale situazione l'aveva confidata al ragazzo rom, che nel frattempo aveva conosciuto, e questi gli aveva promesso che si sarebbe occupato personalmente della faccenda dando una lezione all'uomo per renderlo inoffensivo.

Così, prima aveva messo in atto l'aggressione e la rapina in macchina e poi, visto che tale gesto non era stato servito a far desistere l'extracomunitario dal suo attaccamento verso la donna, aveva concertato di eliminare dalla scena il maltrattante posizionando nella sua abitazione un fucile da caccia rubato sulla cui presenza avevano poi riferito agli organi di polizia. Tutte attività sulle quali la donna era stata preventivamente messa a conoscenza.

L'esperienza e le capacità di cogliere le sfumature, suffragate poi da concreti elementi indiziari, ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di ricostruire la complessa vicenda e di reperire gli elementi probatori che hanno consentito al P.M. di richiedere e ottenere dal G.I.P. la misura cautelare in carcere a carico della persona che è stata arrestata ieri.

Anche la donna risulta indagata in stato di libertà per concorso negli stessi reati.

Giova sottolineare che nel frattempo anche il giovane extracomunitario, autore degli atti persecutori nei confronti della donna, è stato arrestato dalla Squadra Mobile nella flagranza di reato ed è attualmente sottoposto a una misura cautelare che gli impedisce di avvicinarsi alla sua vittima.


16/03/2015

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