Arresti domiciliari per due coniugi di 63 anni dipendenti FAR.COM.
Nella mattinata del 2 marzo u.s., la Polizia di Stato di Pistoia, al termine di una complessa attività di indagine delegata dal Sostituto Procuratore dott. Francesco Sottosanti, ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, dr.ssa Patrizia Martucci, nei confronti di due coniugi di Pistoia, entrambi di anni 63, poiché gravemente indiziati dei reati di peculato continuato e truffa aggravata in danno della FAR.COM. di Pistoia.
La donna, farmacista e dipendente della FAR.COM. di Pistoia (società di capitali a partecipazione pubblica soggetta ai sensi degli artt. 2497 e segg. Cod.Civ. all'attività di direzione e coordinamento del Comune di Pistoia, che gestisce, con la partecipazione di altri Comuni, farmacie dislocate sul territorio della Provincia di Pistoia), è gravemente indiziata di una serie di sottrazioni di medicinali dalla farmacia dove lavorava..
Le indagini, iniziate alla fine del mese di ottobre 2013, si sono concluse alla fine di dicembre del medesimo anno ed hanno consentito di documentare decine di appropriazioni di prodotti farmaceutici o parafarmaceutici che avvenivano anche su esplicita richiesta del marito; quest'ultimo, farmacista anch'egli e già dipendente della FAR.COM., dopo il licenziamento aveva avviato una propria attività in una parafarmacia di Pistoia presso la quale rivendeva anche i prodotti che venivano sottratti dalla moglie.
Oltre alle sottrazioni dei medicinali le indagini hanno portato alla luce numerosi episodi in cui la citata farmacista asportava dalla cassa anche somme di denaro.
In alcuni casi la predetta signora, in pieno accordo con il marito, sostituiva prodotti prossimi alla scadenza provenienti dalla parafarmacia con quelli più recenti della farmacia comunale presso la quale espletava la sua attività lavorativa.
Altre volte, invece, per aiutare lo smaltimento dei prodotti della parafarmacia del marito - che al 31 dicembre 2013 avrebbe cessato l'attività di parafarmacia per proseguire solo quella di erboristeria - li portava con se tentando la loro vendita a ignari clienti della farmacia pubblica.