PERQUISITI CAMPI NOMADI A PISTOIA, PRATO E GROSSETO
Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Pistoia, ha portato a termine una vasta operazione di contrasto al fenomeno dei furti.
Sono stati perquisiti due campi nomadi di Pistoia, uno di Buggiano (PT), uno di Montemurlo (PO) ed uno di Grosseto ed eseguite 19 misure cautelari (17 custodie in carcere di cui una a Prato, una a Grosseto e 15 nel Pistoiese, un arresto domiciliare a Prato ed un obbligo di dimora a Pistoia), emesse dal G.I.P. di Pistoia su richiesta del Sostituto Procuratore dott. Claudio Curreli, a carico di altrettante persone di etnia rom e sinti.
Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti orologi, monili in oro ed altra materiale di sospetta provenienza furtiva sottoposto a sequestro.
L'indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Pistoia diretta dal dott. Antonio Fusco, denominata "Gagè" dal termine utilizzato dai nomadi per indicare i non appartenenti alla loro comunità, ha avuto inizio negli ultimi mesi dello scorso anno e si è sviluppata anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali supportate da servizi di osservazione.
Grazie a questa attività è stato possibile ricostruire la dinamica di 17 episodi delittuosi (9 furti in abitazione ed 8 furti su autovettura) avvenuti nei mesi gennaio, febbraio e marzo del corrente anno nelle province di Pistoia, Firenze e Prato.
E'emerso in modo inequivocabile come intere famiglie erano dedite sistematicamente alla realizzazioni di furti in abitazione e su autovetture. Sin dal mattino iniziava la ricerca degli obiettivi da colpire e spesso all'azione partecipavano marito moglie e figli. Sintomatico del livello di impunità percepito dai soggetti arrestati sono state anche alcune intercettazioni telefoniche con le quali si invitavano parenti e conoscenti che si trovavano all'estero a raggiungerli perché "qui girano i soldi" e "tutti rubano".
Nel corso delle investigazioni è stato anche individuato un cittadino italiano ultrasettantenne residente a Prato, che costituiva un importante punto di riferimento per la ricettazione dei preziosi provento dei furti e sono stati recuperati e sequestrati complessivamente circa 1,4 kg. di oro costituito da circa 400 monili e 82 orologi da taschino, oltre a centinaia di piccole pietre preziose, evidentemente staccate da anelli, orecchini ed altri gioielli allo scopo di ostacolare l'individuazione della provenienza illecita.
Le foto del materiale sequestrato sono state pubblicate sul sito della Polizia di Stato, nell'apposita sezione oggetti rubati - recuperati e ciò ha reso possibile risalire, in alcuni casi, a furti avvenuti in varie zone d'Italia.
La fase finale dell'operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, ha visto impegnato, oltre che personale della Questura di Pistoia e dei Commissariati distaccati di Montecatini Terme e Pescia, anche operatori delle Squadre Mobili di Firenze, Pisa, Prato, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Arezzo, Siena e Grosseto, nonché pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Lazio - Sezione di Firenze, della Sezione Polizia Stradale di Pistoia, un elicottero dell'8° Reparto Volo di Firenze e 30 uomini dell'8° Reparto Mobile di Firenze per un totale di circa 150 unità operative.
Gli arrestati, esperite le formalità di rito, sono stati condotti in varie carceri della Toscana a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente.