Arrestati due pregiudicati per l'estorsione ad un imprenditore pistoiese.
La Polizia di Stato di Pistoia ha arrestato 2 cittadini italiani, già noti alle Forze dell'ordine, di 26 e 49 anni residenti nella provincia di Forlì, ritenuti responsabili, in concorso con altri, dei reati di estorsione, sequestro di persona e lesioni personali volontarie commessi a Pistoia il pomeriggio del 14 dicembre 2009.
Quel giorno Agenti della Squadra Mobile e della Sezione della Polizia Stradale di Pistoia e di Montecatini Terme erano intervenuti negli uffici di una ditta pistoiese in via Monfalcone all'interno dei quali aveva fatto irruzione un vero e proprio "commando" costituito da almeno 4 persone, che aveva immobilizzato tutti i presenti e picchiato il titolare.
Motivo della spedizione punitiva era il recupero di un presunto credito di € 250.000 euro che gli uomini pretendevano dall'imprenditore pistoiese in quanto, a loro dire, cedutogli da due professionisti della riviera romagnola i quali ritenevano di dover ricevere il denaro dall'imprenditore pistoiese per un'attività di consulenza relativa alla progettazione di un complesso immobiliare, da realizzarsi a Granaglione, non andato a buon fine.
Il titolare della ditta, il quale proprio per il fallimento del progetto di investimento era convinto di non dovere nulla, riusciva a prendere tempo ed, approfittando di una distrazione, a far richiedere dalla moglie contattata telefonicamente l'intervento della Polizia che sopraggiungeva poco dopo, trovando all'interno della ditta 2 dei componenti del gruppo che venivano tratti in arresto in flagranza di reato.
Gli altri due, però, riuscivano a darsi alla fuga facendo perdere le loro tracce.
Partendo dai soggetti arrestati ed analizzando il materiale loro sequestrato, è iniziata per gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pistoia una complessa e prolungata attività investigativa, svoltasi senza interruzione dal dicembre 2009 coordianta dalla Procura della Repubblica che permetteva di identificare e rintracciare nel forlivese, gli altri componenti del commando.
Il quadro probatorio ricostruito portava all'emissione da parte dell'Autorità Giudiziaria delle misure cautelari eseguite nelle città di Forlì e Cesena con la collaborazione dei colleghi della Squadra Mobile della Questura di Forlì e del Commissariato di Cesena
I due pregiudicati, esperite le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere di Forlì a disposizione del pubblico ministero titolare delle indagini.