PESCIA - Nella mattinata di ieri un cittadino chiamava il 113, il numero di emergenza della Polizia di Stato, segnalando che mentre camminava in zona Alberghi a Pescia era stato avvicinato da un furgone con a bordo due soggetti con accento campano che iniziavano a parlargli utilizzando quale pretesto una presunta conoscenza tra loro.
Insospettitosi per ciò che stava accadendo, sicuro di non conoscere i due soggetti, prendeva il telefono per contattare la Polizia di Stato e a quel punto il furgone si allontanava dalla zona.
Sulla scorta di quanto segnalato, veniva pertanto immediatamente data la nota di ricerca alle pattuglie sul territorio del Commissariato di Pescia.
Nel corso dell’attività di controllo del territorio, la volante notava in prossimità della via Provinciale Lucchese un furgone in sosta ai margini della strada e nelle immediate vicinanze una persona anziana che discuteva con un giovane. Nell’avvicinarsi i poliziotti udivano l’anziano, che tra le mani aveva il portafoglio aperto, reclamare nei confronti del giovane la restituzione del proprio denaro. Considerata la precedente segnalazione e vista la presenza sul furgone, lato guida, di un altro soggetto sempre con accento campano, i due, venivano condotti presso gli uffici del Commissariato, dove poco dopo giungeva anche il signore, ottantacinquenne residente a Pescia, per sporgere querela. In particolare lo stesso riferiva che mentre scendeva dall’auto appena parcheggiata per andare a comprare il giornale vedeva un giovane aprire lo sportello lato passeggero e appoggiare sul sedile una cassetta di fragole, chiedendo 10.00 euro. Nel frattempo la vittima scendendo dalla macchina per rifiutare la merce, notava l’altro giovane che aveva in mano una cassetta di pere. Vista l’insistenza del primo, l’anziano prendeva il portafoglio mostrandogli che non aveva banconote da 10 euro. A quel punto il giovane gli sfilava il denaro che aveva all’interno e tra loro iniziava la discussione. In quel frangente, avendo notato l’arrivo della volante, il giovane prontamente gli restituiva una parte del denaro, trattenendone solo 20 euro. Dagli accertamenti sui soggetti, identificati per B.B. 23enne di Acerra e C.G. 31enne di Afragola, emergevano a loro carico numerose denunce per reati contro il patrimonio e la fede pubblica commessi in varie Regioni, anche con lo stesso modus operandi. Accertata quindi la truffa, entrambi venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria e nei loro confronti dato avvio al procedimento per l’emissione del foglio di via da parte del Questore di Pistoia.