Questura di Pistoia

Contrasto all’immigrazione clandestina, operazione della Polizia di Stato con arresti e denunce

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Nella mattinata odierna, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia che ha coordinato le indagini, operatori della Squadra Mobile pistoiese-con la collaborazione delle Squadra Mobili di Firenze e Lucca – hanno eseguito nove misure cautelari a carico di cittadini italiani e stranieri, a vario titolo indagati per il delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’indagine trae origine dal focus investigativo avviato sulla figura di una persona già sottoposta a indagine in stato di libertà nel 2021 per analogo reato.

A seguito dei primi approfondimenti si è andata delineando una doppia illecita attività:

  • l’una, sul territorio nazionale, attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo tra cittadini italiani ed extracomunitari, al fine di consentire a questi ultimi il rilascio di un titolo di soggiorno;
  • l’altra, in ambito extraterritoriale, volta a favorire l’immigrazione clandestina tra Italia, Francia e Regno Unito, utilizzando documenti d’identità italiani contraffatti.

La misura cautelare della custodia in carcere è stata eseguita nei confronti di due donne, entrambe residenti a Montecatini Terme: una cittadina italiana di 48 anni, con precedenti specifici, ed una cittadina rumena di 36 anni, aventi il ruolo di organizzatrici delle condotte di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Dietro corrispettivo di denaro, le due donne gestivano la fase prematrimoniale, curando le pratiche amministrative; un cittadino italiano, invece, previo accordo con una delle due, contraeva matrimonio con una cittadina di uno Stato non appartenente all’Unione europea, al fine di farle conseguire un titolo per l’accesso ovvero per la permanenza nel territorio italiano.

Ottenuto il “certificato di matrimonio”, veniva richiesto il permesso di soggiorno di lungo periodo per motivi di famiglia in favore della cittadina extracomunitaria.

Con altra tipologia di condotta, le due donne favorivano poi l’ingresso in Stati esteri di persone prive di cittadinanza, ovvero non aventi titolo di residenza permanente, fornendo loro documenti contraffatti.

A due uomini è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico: si tratta di un italiano di 44 anni residente a Lucca, ed un albanese di 53 anni residente a Firenze.

Entrambi avevano, secondo la ricostruzione indiziaria, posizioni di collaborazione e supporto alle due donne sottoposte a custodia in carcere.

Nei confronti di altri cinque indagati è stata applicata la misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Costoro mettevano a disposizione delle due donne i propri documenti di identità, che venivano poi contraffatti o alterati, e quindi forniti ai cittadini stranieri per effettuare l’ingresso illegale nello Stato estero, prenotare i necessari titoli di viaggio e garantire il passaggio alla frontiera a seguito dei controlli di identità.

Sono stati identificati 9 episodi di ingresso illegale in Stati esteri.

 

 


20/10/2022

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