Nella giornata di ieri è stata eseguita dal personale del Commissariato di Montecatini una misura cautelare personale nei confronti di un cittadino campano, di anni 25, responsabile di truffa in concorso, aggravata dalla minorata difesa procurata alla parte offesa.
La misura, che dispone la custodia in carcere, è stata emessa dal Gip di Pistoia su richiesta della Procura della Repubblica di Pistoia a seguito delle articolate indagini svolte dal personale del Commissariato, espletate a partire dall'anno 2020 ed ultimate lo scorso mese, che hanno permesso di identificare l'odierno indagato, ritenuto responsabile del reato di truffa ai danni di un montecatinese, a cui, con artifizi e raggiri, aveva sottratto un orologio Rolex, del valore di 10.800 euro.
ln particolare, l'indagine prende spunto dalla querela sporta presso il Commissariato nella quale il montecatinese rappresentava di aver posto in vendita su un sito Internet il proprio orologio; dopo pochi giorni veniva contattato attraverso una chat da un soggetto che, dichiarando delle generalità poi risultate false, chiedeva di incontrarsi velocemente per l'acquisto, ed a garanzia inviava la foto dell'assegno circolare con l'importo richiesto.
La parte offesa, per rassicurarsi, telefonava all'istituto bancario avente sede in Campania e ritenendo di parlare con il Direttore dell'Istituto, riceveva la rassicurazione che l'assegno era regolare.
Così, l'odierno indagato e la parte offesa si incontravano presso l'istituto bancario di quest'ultimo, a Montecatini, ove veniva versato l'assegno bancario e consegnato il Rolex.
Dopo quattro giorni la banca montecatinese accertava che l'assegno era falso e quindi scoperto, la parte offesa richiamava telefonicamente lo stesso istituto bancario campano, apprendendo questa volta, da persona diversa da quella contattata la prima volta, che la Banca era stata coinvolta in svariate truffe perpetrate in tutto il territorio nazionale e che soggetti ignoti avevano probabilmente clonato l'utenza della banca.
Gli Agenti acquisivano il traffico telefonico dell'utenza cellulare utilizzata dal truffatore, e di altre utenze con cui il predetto era in contatto, accertando che tutte le SIM erano state attivate a nome di soggetti extracomunitari, risultati inesistenti, presso gestori ubicati nella regione Campania.
Tuttavia, grazie all'intuito investigativo degli investigatori, all'escussione di numerosi testimoni, ai riscontri documentali, agli accertamenti tecnici svolti dal personale della polizia scientifica, in particolare all'analisi antropometrica delle immagini acquisite presso l'istituto bancario montecatinese, si è riusciti ad identificare l'odierno indagato, risultato coinvolto in innumerevoli episodi analoghi in varie parti del territorio italiano.
Gli Agenti accertavano ancora che l'indagato era solito spostarsi nel territorio italiano grazie al noleggio di auto, attività che aveva effettuato anche quando è venuto a Montecatini ad incontrare la vittima.
Gli elementi raccolti permettevano alla Procura di Pistoia di ottenere l'odierna misura cautelare in carcere, ove viene posto in rilevo che la truffa commessa in un luogo istituzionale, diminuendo la capacità di difesa della vittima, costituisce un'aggravante.
L'arrestato è stato condotto presso il carcere di Poggioreale.