Nella mattinata di ieri personale del Commissariato di P.S. di Pescia durante l’attività di controllo del territorio, volta alla verifica dell’attuazione delle misure anti-contagio Covid19 e alla prevenzione e repressione dei reati, nel transitare in via Provinciale Lucchese notava un cittadino nigeriano che camminando sul ciglio della strada si girava più volte con fare guardingo destando nei poliziotti il sospetto che potesse attendere qualcuno.
Gli operatori decidevano quindi di sottoporlo ad un controllo di Polizia. All’atto dell’identificazione, il nigeriano appariva da subito insofferente ed in evidente stato di agitazione. Nonostante indossasse la mascherina, i poliziotti intuivano che c’era qualcosa di strano nel suo modo di parlare e, infatti, una volta abbassata, capivano immediatamente che tentava di occultare qualcosa.
Con prontezza, e non con poca difficoltà, visto che tentava di serrare la bocca, veniva effettuata una manovra per impedirgli di deglutire, costringendolo a sputare il corpo estraneo, ovvero un ovulo di grosse dimensioni contenete sostanza stupefacente del tipo eroina del peso di grammi 12, che se fosse stato deglutito avrebbe potuto anche causargli il soffocamento.
Le successive attività di perquisizione permettevano di rinvenire anche materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi e la somma di denaro di euro 250, ben nascoste all’interno dell’abitazione.
Condotto negli Uffici del Commissariato, dopo le procedure di rito, A.O. , trentottenne nigeriano, richiedente asilo, veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e su disposizione dell’A.G. condotto presso la sua abitazione di dimora a Pescia, dove permarrà in regine di arresti domiciliari.