La Polizia di Stato ha emesso due provvedimenti di Ammonimento nei confronti di due uomini, autori di atti persecutori nei confronti delle rispettive ex compagne.
In un caso, un ultraquarantenne non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale con una sua coetanea, impiegata, terminata circa un anno e mezzo prima: da quel momento e senza soluzione di continuità aveva cominciato a inviare centinaia di telefonate, migliaia di messaggi, lettere per poi proseguire con pedinamenti e appostamenti nei luoghi da lei frequentati, coinvolgendo nelle sue attività persecutorie anche le amicizie e conoscenze della giovane vittima.
Nell’altro caso, gli stessi comportamenti erano stati posti in essere da un altro individuo sempre intorno ai 40 anni di età, imprenditore, ma in questo caso contro una donna sposata e con figli, arrivando alle minacce di rivelare la relazione al marito e ai suoi familiari se quest’ultima non avesse ripreso a frequentarlo.
In entrambi i casi le due donne si sono ritrovate strette in un grave e crescente stress praticamente quotidiano, che le ha portate a modificare integralmente le abitudini di vita oltre che a temere, negli ultimi tempi, per la loro stessa incolumità.
Entrambe le vittime si sono quindi rivolte al personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Pistoia che, dopo aver ricostruito interamente le vicende, hanno notificato i due provvedimenti di Ammonimento del Questore, imponendo agli stalker di cessare ogni tipo di attività persecutoria e di rinunciare ad ogni forma di contatto con le due donne.
Va ricordato che, nell’ipotesi in cui i due uomini non desistessero, scatterebbe per loro l’arresto obbligatorio e la condanna ad una pena ben più severa rispetto a quella che avrebbero affrontato se le due donne non si fossero rivolte all’Autorità di Pubblica Sicurezza ma a quella Giudiziaria, una facoltà che comunque è ancora nelle loro possibilità e diritto.
Come negli altri casi, i due uomini verranno monitorati dal personale della Questura per verificare il loro comportamento nei mesi e negli anni a venire: degli oltre 60 Ammonimenti notificati dal Questore di Pistoia negli ultimi tre anni, solo 9 volte il personale dell’Anticrimine è dovuto intervenire successivamente alla sottoposizione della misura di polizia, mentre in tutti gli altri casi l’intervento preventivo è risultato efficace e risolutivo.
Spesso però ci si rivolge troppo tardi alle Forze di polizia, quando ormai la persecuzione è già in atto da tempo e le vite delle vittime completamente stravolte: per questo – spiega il Dirigente della Divisione di Polizia Anticrimine dott. Luca GORRONE - è indispensabile non solo la consapevolezza delle vittime, ma anche la collaborazione dei testimoni dei fatti, siano essi parenti o amici o anche solo vicini di casa, che possono e devono rivolgersi agli organi preposti, fosse anche solo per un consiglio.
La segnalazione non può infatti essere anonima, ma la riservatezza rispetto alle fonti è in questi casi assoluta.
Nello specifico è la Divisione della Polizia Anticrimine della Questura a predisporre gli accertamenti e la redazione della misura, dando indicazioni anche per l’attività di supporto alle vittime per un efficace contrasto e recupero a seguito di ogni forma di violenza, fisica e morale.