Questura di Pistoia

STALKER PERSEGUITAVA LA SUA VITTIMA DA SEI ANNI: ARRESTATO

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto un trentenne francese per stalking nei confronti di una ragazza pistoiese.

In particolare, mentre a Pistoia si allestivano i seggi elettorali per il Ballottagio, il personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Pistoia ha ricevuto ed immediatamente eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 33 enne un cittadino francese, residente nella provincia, che dal 2011 perseguitava una giovane pistoiese, oggi trentenne.

La giovane donna, ormai terrorizzata da sei anni di persecuzioni in un crescendo di esasperanti attenzioni non richieste che le avevano stravolto i propri affetti e la vita privata, decideva di rivolgersi alla Polizia di Stato.

Lo stalker sei anni prima aveva tentato un approccio con quella ventiquattrenne conosciuta ad una scuola di ballo, ma lei sin dall’inizio aveva sempre rifiutato ogni attenzione, inutilmente.

Lui si era quindi nel tempo trasformato da corteggiatore incompetente a vero e proprio persecutore, pensando di poter colmare la propria solitudine e isolamento sociale idealizzando una relazione inesistente con quella persona che aveva a malapena conosciuto.

Dapprima con messaggi, poi con mail e infine con la creazione di decine di profili fittizi sui social network, ha tempestato in un crescendo senza soluzione di continuità la giovane, i suoi familiari, gli amici e i conoscenti: migliaia di messaggi ed immagini nei quali dichiarava il suo amore malato, financo il desiderio di sposarla preservando la propria verginità.

Una ossessione manifestata persino pubblicando innumerevoli ritratti della giovane e conservandone un primo piano a grandezza naturale sul comodino, baciato ogni sera.  

Non appena la ragazza si è rivolta alla Polizia di Stato, fatti i primi accertamenti, l’uomo è stato subito destinatario di un provvedimento di “Ammonimento del Questore della provincia di Pistoia, che da tempo aveva ormai rinunciato persino a frequentare le vecchie amiche nella certezza di essere seguita dal suo persecutore.

L’Ammonimento non è bastato a farlo desistere dai suoi intenti, e quindi l’uomo veniva deferito all’Autorità Giudiziaria, che emetteva immediatamente un’Ordinanza di divieto di avvicinamento, oltre che di comunicazione con qualsiasi mezzo alla giovane pistoiese.

Tuttavia, l’incubo per la giovane continuava in quanto messaggi e minacce continuavano a moltiplicarsi, finché, in una collaborazione efficace tra Tribunale e Questura, si è passati a disporre dapprima gli arresti domiciliari e poi, in seguito all’evasione scoperta dagli operatori di polizia che lo tenevano costantemente sotto osservazione e la documentazione delle nuove e ulteriori violazioni al divieto di tentativi di comunicare con la vittima, alla decisione della sua traduzione in carcere, che veniva decisa sabato scorso.

Al momento dell’esecuzione, nell’abitazione dell’uomo erano ancora presenti numerosi quadri ritraenti la giovane vittima, oltre a computer e altri strumenti informatici utilizzati per perseguitarla, tutti sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di una forma di stalking che si sta diffondendo sempre di più: subdola, ma comunque pericolosa al pari delle peggiori specie di persecuzione, perché rendono la vita delle vittime impossibile, provocando gravi stati di ansia e cambiamenti delle normali abitudini di vita, come è successo nel caso in questione.

La vittima è stata costantemente assistita, informata e seguita per tutto il percorso della vicenda dal personale della Divisione Anticrimine, il cui compito è proprio quello di aiutare le vittime di queste tipologie di reati, fornendo loro i riferimenti anche per un supporto psicologico e fornendo all’Autorità Giudiziaria gli elementi per ogni utile intervento a loro tutela.

È per questo che è necessario rivolgersi tempestivamente alle forze dell’ordine ai primi segni di questa tipologia di violenza, perché accade troppo spesso che lo si faccia quando già è tardi, quando la vittima ha già subito danni fisici o psicologici.

La Polizia di Stato ha tra le sue priorità proprio il contrasto al fenomeno della violenza di genere, in tutte le sue manifestazioni, in una costante attività di aggiornamento e potenziamento delle risorse per porre in essere sia una attività di informazione e prevenzione, che comincia negli istituti scolastici, sia una ferma azione repressiva.

 


28/06/2017

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