Denunciati otto farmacisti per peculato
Nello scorso fine settimana, la Polizia di Stato di Pistoia, ha notificato nr. 8 informazioni di garanzia di garanzia emessi dal Pubblico Ministero titolare delle indagini Sost. Procuratore dott. Fabio Di Vizio, a carico di altrettanti titolari di farmacie ubicate nel territorio di questa provincia.
Gli stessi sono indagati per il delitto di peculato, poiché nella loro qualità di incaricati di pubblico servizio per la “distribuzione per conto dei farmaci che richiedono il controllo ricorrente del paziente” di cui al D.M. 22/12/2000 e di quelli previsti dall’allegato “B”” alla delibera della G.R.T. n. 135/02, accordi contenuti nella deliberazione n. 830 del 23/10/2003 stipulata fra la USL 3 di Pistoia e l’associazione sindacale titolari di farmacia della provincia di Pistoia, la Far.Com. ed il Sindaco del Comune di San Marcello Pistoiese, avendo nella loro disponibilità i farmaci anzidetti di proprietà della stessa USL 3 di Pistoia ed allocati presso distributore convenzionato, inserendo falsi dati relativi a ricette inesistenti e/o quantità e/o specialità diverse da quelle realmente riportate nella ricetta all’interno del portale telematico “webDPC”, si appropriavano in ragione del proprio Ufficio di numerose confezioni di specialità farmaceutiche di varia natura, anche di tipo cd. “dopanti”, cagionando un danno erariale complessivo pari ad € 50.589,38.
Nell’occasione sono stati notificati altrettanti decreti di sequestro preventivo ex art. 321 comma 2 c.p.p. e 322 ter c.p., emessi dal G.I.P. di Pistoia dott. Alessandro Buzzegoli, finalizzati alla confisca per equivalente del valore del danno cagionato.
I provvedimenti notificati giungono ad esito di una complessa attività investigativa naturale prosecuzione di una precedente indagine, sempre condotta da questa Squadra Mobile, conclusa nel corso del 2013, incardinata nel p.p. 1090/13 RGNR (titolare all’epoca Sost. Proc. della Repubblica di Pistoia dr. Francesco Sottosanti) ad esito della quale fu possibile disvelare un sistema occulto di sottrazione di farmaci a base di “somatropine” ed “eritropoietine” in danno della USL 3 di Pistoia posto in essere da alcuni suoi dipendenti che alimentavano, dietro compenso economico, un mercato nero di farmaci dopanti in favore di ciclisti dilettanti che ne facevano richiesta.
A margine dell’indagine emergeva, altresì, la figura di un magazziniere dipendente di una farmacia privata di Pistoia che sottraeva illecitamente dal luogo di lavoro specialità farmaceutiche contenenti ormoni della crescita (GH) che poi vendeva ad uno degli indagati che non riusciva a procurarsi tramite i canali ospedalieri.
Tali farmaci, di proprietà della USL 3 di Pistoia, prevedono il cd. “controllo ricorrente del paziente” e vengono distribuiti dalle farmacie private e pubbliche (Far.Com. e Comunale di San Marcello P.se) per conto della USL 3 di Pistoia in base a specifici accordi e gli ordinativi vengono eseguiti attraverso l’utilizzo da parte del farmacista titolare della licenza, che ha la disponibilità di un account (userid e password), accedendo ad un particolare sistema telematico denominato “webDPC”.
Con il deposito dell’informativa conclusiva delle indagini la USL3 di Pistoia, quale parte offesa, effettuava dei controlli incrociati ad esito dei quali prendeva atto che il titolare e/o dipendenti della farmacia erano riusciti a raggirare il sistema informatico dedicato alla gestione della dispensazione di determinate specialità farmaceutiche (cd. DPC) e a rifornirsi illecitamente delle stesse cagionando un danno economico alla struttura pubblica che ne era proprietaria.
Non potendosi escludere che la stessa farmacia o altre del comprensorio provinciale a partire dal 2010 avessero posto in essere sistemi simili per approvvigionarsi illecitamente non solo di specialità di “eritropoietine” e “somatropine” ma anche di farmaci di particolare valore economico come quelli oncologici, anticoagulanti e del dolore, specialità queste che come le altre prevedono il controllo ricorrente del paziente e sono disciplinate dalla L. 405/2001 e distribuite per conto, questa Squadra Mobile ritenne opportuno far luce sulla vicenda e a tal fine intraprese un’ulteriore attività di indagine finalizzata a disvelare l’eventuale sussistenza dell’ipotesi di reato di peculato commesso dai farmacisti della provincia in danno della USL di riferimento
Una prima analisi dei dati è stata svolta su 693.494 prescrizioni ed ha consentito di isolare ben 4200 ricette irregolari contenute in 4343 prescrizioni di farmaco in quantità non necessariamente unitaria di cui 3001 sono le cd. “ricette incongrue” e 1199, invece, sono le cd. “ricette inesistenti”.
Ulteriori verifiche, effettuate con la collaborazione di personale specializzato della ASL 3 di Pistoia, hanno consentito di individuare, tra le ricette considerate irregolari, 882 ricette che sarebbero congrue per quanto riguarda il farmaco dispensato ma è stata approvvigionata una quantità superiore rispetto a quella effettivamente erogata cagionando un danno economico erariale quantificato complessivamente in € 21.836,68.
Sono state poi individuate poi 101 ricette in cui vi è associazione fra richiesta e ricetta ma il farmaco consegnato è completamente diverso da quello richiesto o solo per il dosaggio o proprio per tipologia e ciò ha causato un danno erariale per un valore complessivo di € 4.552,33.
In altre 225 richieste è stato usato un barcode per effettuare l’approvvigionamento relativo a ricette inviate alla ASL per il pagamento in regime di assistenza convenzionata, non essendo presente alcun riferimento nell’ambito delle ricette spedite in regime “DPC”. In questo caso il danno erariale ammonta ad €9.737,53.
Infine ci sono ben 772 richieste in cui non vi è alcun tipo di riscontro con le ricette e che pertanto devono ritenersi formalmente inesistenti. Tali appropriazioni hanno determinato un danno economico quantificato in € 37.866,43.
Sommando le varie voci - che sono da ritenersi tutte di natura illecita - nel periodo in esame, compreso fra il 01/08/2010 e il 31/7/2014, sono stati prelevate nella 79 farmacie 1980 confezioni di farmaco per un valore totale di € 73.992,97.
Di queste non sono state considerate 72 farmacie che hanno cagionato un danno economico di lieve entità (complessivamente € 23.403,59) la cui posizione, tuttavia, è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria; le rimanenti 7 farmacie, invece, gestite dai farmacisti destinatari dei provvedimenti notificati, come si è detto, hanno cagionato, da sole, un danno alla USL 3 di Pistoia pari ad € 50.589,38 appropriandosi in modo irregolare di 1142 confezioni di farmaco in parte potenzialmente dopanti.
I farmaci dopanti acquisiti irregolarmente sono complessivamente 108 confezioni per un valore totale di € 11.052. Tra questi specialità come Saizen (225 euro a confezione), Eprex (150 euro a confezione), Aranesp (170 euro a confezione), ecc.