Nella serata di domenica 3 giugno, personale della Squadra Mobile ha proceduto d’iniziativa ad eseguire il fermo di p.g. nei confronti di un uomo di 43 anni dimorante a Piacenza, gravemente indiziato del delitto di tentata rapina aggravata dall’uso delle armi.
Gli episodi contestati si sono verificati nel tardo pomeriggio del giorno 03.06.2018 allorquando un cittadino è stato sorpreso all’interno della propria autovettura da un tipo sospetto, descritto dallo stesso in sede di denuncia come di nazionalità apparentemente italiana, indossante una felpa scura con cappuccio e bermuda color policromo militare.
Questi improvvisamente, dopo essere furtivamente entrato in macchina dal lato del passeggero anteriore, ha estratto due coltelli da cucina puntandoli al volto del malcapitato, minacciandolo sino a quando, d’istinto, quest'ultimo è riuscito ad uscire dall'autovettura estraendone le chiavi ed allontanandosi correndo e gridando aiuto.
Il sospetto, impossibilitato ad impossessarsi della vettura priva di chiavi, ha quindi desistito dal proposito criminale e si è dato alla fuga.
Dopo circa mezz’ora, una signora ha subito il medesimo trattamento infatti, trovandosi a bordo della propria autovettura nel parcheggio vicino ad un centro commerciale cittadino, ha notato dallo specchietto retrovisore una persona avvicinarsi.
Quest'ultima, giunta all’altezza della vettura, ne ha aperto improvvisamente la portiera anteriore destra infilandosi all’interno dell’abitacolo ed estraendo due coltelli che ha puntato al volto della donna la quale è riuscita a fuggire immediatamente, abbandonando l’autovettura e gridando aiuto.
Giunti sul posto gli equipaggi delle Volanti e, in seguito, personale della Squadra Mobile è stata raccolta una descrizione dettagliata dell’autore del reato.
Dopo circa due ore di ricerche nelle vie limitrofe gli Operatori della Squadra Mobile hanno riconosciuto e fermato il sospetto conducendolo in Questura.
Lo stesso, immediatamente sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello da cucina.
Le vittime, convocate in Questura, hanno sporto nell’immediatezza le rispettive denunce e sono state sottoposte ad individuazione fotografica cui è seguito il riconoscimento da parte di entrambe, senza margine di dubbio, del fermato.