Si comunicano gli esiti di una rapida attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Piacenza, a carico di un cittadino straniero, indagato per tre furti in abitazione ed in pubblica via commessi in questo Capoluogo sul finire del mese di agosto.
In particolare, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per un furto consumato all’interno di un’abitazione, nella quale era entrato dopo averne divelto la porta d’ingresso asportando refurtiva per circa duemila euro, ed un tentato furto all’interno di un’altra casa, dove invece si era introdotto forzando la tapparella e rompendo il vetro di una finestra, senza però riuscire ad asportare nulla.
L’indagato è inoltre accusato del tentativo di furto di un veicolo parcheggiato sulla pubblica via, verosimilmente allo scopo di utilizzarlo per il trasporto della refurtiva, delitto non riuscito in quanto l’autore doveva darsi alla fuga dopo esser stato notato da un uomo che si era affacciato dalla sua abitazione sentendo i rumori mentre forzava le portiere del mezzo.
Per l’individuazione del ladro sono state estrapolate e visionate le immagini riprese dalle telecamere pubbliche e private, nelle quali le fattezze del ladro apparivano ad un equipaggio delle Volanti estremamente simili a quelle di un pregiudicato da loro controllato proprio ad inizio agosto.
Detta somiglianza veniva anche confermata dalla comparazione dei tatuaggi del pregiudicato con quelli registrati nelle immagini di videosorveglianza.
Durante il sopralluogo della Polizia Scientifica veniva inoltre rilevata un’impronta digitale del ladro, risultata dal confronto dattiloscopico corrispondente proprio a quelle del pregiudicato attenzionato.
All’esito dell’immediata attività d’indagine, il G.I.P. del Tribunale di Piacenza emetteva su richiesta della Procura la misura cautelare della custodia in carcere a carico dell’indagato.
Dopo un’intensa ricerca del soggetto, questi veniva prontamente rintracciato dagli investigatori della Squadra Mobile in questo Capoluogo, tratto in arresto e portato in carcere.
Sono in corso ulteriori indagini al fine di verificare il coinvolgimento dell’arrestato in eventuali altri reati predatori avvenuti a Piacenza.
Gli esiti dell’indagine vengono comunicati nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.