La “Mappatura di buone pratiche di accoglienza per minori fuori famiglia d’origine” si situa nel quadro del programma europeo Child Guarantee che ha come obiettivo il contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale minorili. UNICEF ne sta implementando la fase pilota sotto la guida diretta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Dipartimento per le Politiche della Famiglia.
In questa fase, molteplici ricerche allargano ed aggiornano la base di informazioni a disposizione dello stato per una pianificazione mirata su questi temi.
In particolare, la mappatura a cui la Questura di Piacenza ha contribuito nei giorni scorsi, esplora il lavoro di accoglienza per minori fuori famiglia d’origine come uno tra gli strumenti chiave per gli obiettivi Child Guarantee.
Tra i contesti più virtuosi identificati dalla mappatura figura la cooperativa piacentina Kairos e la sua attenzione al lavoro di rete, grazie a partenariati strategici con gli enti del territorio, tra cui la nostra Questura.
L’intervista al Sostituto Commissario coordinatore Michele Mauro - responsabile dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili - serve ad inquadrare l’esempio, non ancora sistematizzato in altre realtà d’Italia, di lavoro integrato tra équipe di comunità e Polizia di Stato nel favorire la prevenzione o la gestione protetta di eventi che possono toccare la sfera della sicurezza o dell’ordine pubblico.
Un rapporto di fiducia e prossimità tra un ente del sociale e la Polizia, che aiuta a tenere anche i bambini e le bambine fuori famiglia d’origine accolti presso Kairos, più al sicuro dai pericoli che interessano tutti i loro coetanei come il contatto con stupefacenti o con adulti devianti o anche gli infortuni negli spazi in cui risiedono.
Il rapporto finale di mappatura fornirà all’Unione Europea una panoramica sull’accoglienza qualitativa per minori fuori famiglia d’origine e metterà a disposizione di operatori e istituzioni in Italia esempi utili a migliorare l’accompagnamento di minori fragili.