POLIZIA DI STATO – PERSONALE DELLA SQUADRA MOBILE DI PIACENZA HA ESEGUITO DUE CARCERAZIONI A SEGUITO DI DUE ORDINANZE DELL’ AUTORITA’ GIUDIZIARIA.
Un cittadino albanese di 35 anni, nella mattinata del 25 settembre scorso, è stato raggiunto dal personale della Squadra Mobile della Questura di Piacenza presso l’abitazione in cui si trovava sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, resosi protagonista nel marzo di quest’anno di un tentato omicidio ai danni di una prostituta che successivamente lo aveva denunciato anche per sfruttamento della prostituzione. All’esito delle indagini il cittadino albanese era stato arrestato e condotto alle Novate, in data 19 marzo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare; successivamente era stato ammesso agli arresti domiciliari ma, a seguito di denuncia presentata presso questi uffici, era emerso che lo straniero aveva in più circostanze trasgredito al “divieto di incontrarsi e di comunicare – telefonicamente, per via telematica o per posta - con terzi estranei dai familiari”, in quanto aveva destinato minacce pesanti attraverso i social network (Whatsapp e Facebook) ai danni di alcune persone. A seguito della predetta denuncia il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Piacenza ha emesso un provvedimento di aggravamento della misura cautelare in atto e lo straniero è stato nuovamente carcerato e condotto presso le Novate.
Un cittadino egiziano di 18 anni, il giorno 27 settembre scorso, da parte di personale della Squadra Mobile della Questura di Piacenza, e stato sottoposto ad un provvedimento di carcerazione. Il provvedimento è stato emesso dal Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale per i minorenni di Torino che ha disposto l’immediata sospensione della misura della detenzione domiciliare e la carcerazione in Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria” di Milano, il predetto si trovava ricoverato presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Piacenza per riscontrate patologie psichiatriche. Lo straniero, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio, durante il periodo del ricovero nella struttura piacentina ha più volte dato prova di comportamenti incompatibili con la prosecuzione della misura, in quanto resosi responsabile di condotte minacciose e agiti violenti messi in atto nei confronti dei degenti e degli operatori sanitari della struttura. A seguito dell’intervento delle Forze dell’ordine, in occasione di comportamenti minacciosi perpetrati nei confronti di alcuni infermieri, l’atteggiamento del cittadino egiziano non è in alcun modo mutato, continuando la sua escalation aggressiva; è stato quindi opportunamente segnalata la pericolosità della situazione all’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto, in brevissimo tempo, la sospensione della misura detentiva in atto con la carcerazione dello stesso. In esecuzione del provvedimento descritto, personale dipendente ha quindi accompagnato lo straniero presso l’Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria” di Milano.