Il contrasto alla criminalità diventa sempre più incisivo e concreto anche grazie all'intensificazione dei servizi nei mesi estivi disposti dal Questore Luigi Liguori.
Sabato scorso, la Squadra Volante ha proceduto all’arresto di un 22enne di origine marocchina, per detenzione ai fini di spaccio di 158 grammi di hashish.
Gli operatori erano stati inviati dalla Sala Operativa sul lungomare pescarese per segnalazione di un giovane in un forte stato di agitazione. Proprio quest’ultimo, residente ad Avezzano, ha raccontato agli agenti che era stato costretto da tre coetanei, tutti stranieri e domiciliati ad Avezzano, ad accompagnarlo a Pescara con la propria auto. Affermava, inoltre, che durante il viaggio aveva visto uno dei tre ragazzi nascondere della sostanza stupefacente all’interno del veicolo e accompagnava gli operatori nel posto dove l’auto era parcheggiata, permettendo il rinvenimento al suo interno della droga posta sotto sequestro.
Gli agenti hanno rintracciato sulla spiaggia e arrestato il 22enne che l' aveva nascosta e che ha ammesso le proprie responsabilità.
In serata, la Squadra Volante è intervenuta in via Sabucchi 18 per la probabile presenza di ladri al secondo piano.
Giunti sul posto, gli operanti hanno visto due uomini uscire precipitosamente dalla corte dell’abitazione segnalata cercando di guadagnare la fuga. Gli agenti li hanno inseguiti riuscendo a bloccarne uno che aveva sulle spalle un grosso zaino di colore verde militare con all’interno molti attrezzi atti allo scasso, e in una mano stringeva una federa di cuscino con all’interno moltissimi oggetti e gioielli di valore. Gli agenti hanno accertato che la porta d’ingresso della palazzina familiare era danneggiata con il chiavistello asportato, il portoncino d’ingresso dell’appartamento al secondo piano era stato danneggiato e la serratura forzata. Nell'abitazione si sentiva un forte odore metallico proveniente da una cassaforte posta in una delle camere, ovviamente aperta e vuota.
Dopo ulteriori accertamenti si contattavano i proprietari che erano fuori città fornendo loro la descrizione dei gioielli rinvenuti all’interno della federa, i quali riconoscevano, quegli oggetti come di loro proprietà.
L’uomo, un 50enne romano, è stato arrestato e portato in carcere.1