La Polizia di Stato è intervenuta al convegno organizzato dal Comune di Lettomanoppello sulle truffe in danno di persone anziane.
L'Ispettore Giuseppe Ciufici e l'Assistente Capo Davide Travaglini della Squadra Mobile, esperti investigatori in materia, hanno illustrato le tecniche maggiormente utilizzate per raggirare le vittime con il fine di estorcere denaro, fornendo preziosi consigli per difendersi dai malintenzionati.
Le truffe più comuni:
Finto avvocato
La vittima riceve una telefonata da un signore dai modi gentili che si presenta come un avvocato e dice che il figlio o nipote dell'anziano è responsabile di un incidente; addirittura lo passa al telefono, ma la chiamata è molto disturbata. Il truffatore dice che per risolvere immediatamente il problema e non avere guai con la giustizia ha bisogno subito di soldi in contanti.
False pietre preziose
Un signore di aspetto rassicurante e in genere di mezz’età, si finge straniero e dice che per un’urgenza deve raggiungere il Paese d’origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio.
Generalmente ferma una signora per strada e cerca di venderle un anello o delle pietre preziose che a suo dire avrebbero un valore di alcune migliaia di euro e, vista la fretta, è disponibile a venderle alla signora a molto meno.
In quel momento passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere e mostra tanto di lente per controllare le pietre. Breve controllo e subito si offre di comprarle per 5mila euro. A quel punto lo straniero mostra simpatia per la vittima e insiste che sia lei a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare “solo” 2/3mila euro.
Falsa beneficenza
Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona, il complice, che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è stato chiuso.
A quel punto l’unico modo per fare la donazione è solo tramite un notaio ma serve un anticipo in denaro che ovviamente dice di non avere con sé. L’anziana vittima viene convinta che può contribuire alla beneficenza se fornisce il denaro che serve per il notaio e come ringraziamento gli sarà riconosciuto un compenso in denaro. La vittima viene accompagnata in banca a ritirare una cifra che può essere anche di qualche migliaio di euro e poi fatta salire sull’auto per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori “si ricordano” che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono all'anziano di andare a comprarla. Appena la persona truffata scende, naturalmente, fuggono.
Falsa eredità
La stessa procedura è utilizzata anche per una falsa eredità da consegnare. Un signore si spaccia per qualcuno in cerca di un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un’eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quel fantomatico amico ma ovviamente nessuno lo conosce finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta.
L’unica soluzione è il notaio ma serve l’anticipo. E l’epilogo è sempre la fuga dopo aver fatto allontanare la vittima con un pretesto;
Falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap
Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc., ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore.
E’ accaduto molte volte che i truffatori si siano presentati anche quali finti dipendenti dello Stato, del Comune o quali finti appartenenti alle forze dell’ordine o di polizia.
È buona norma non avere fretta di aprire la porta di casa a degli sconosciuti, anche se questi vestono un’uniforme o se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Esistono situazioni in cui l’anziano si trova particolarmente esposto a truffe e raggiri, specialmente quando percorre il tragitto fino a casa dopo aver prelevato del denaro da un ufficio postale, presso una banca o da un bancomat. In questi contesti non è opportuno fermarsi con sconosciuti, che magari con modi affabili cercano di attirare l’attenzione.
La truffa ha successo quando il malintenzionato riesce a conquistare la fiducia della vittima, e per questo è fondamentale che ogni cittadino che abbia familiari o amici anziani che vivono soli, rammenti loro quanto sopra esposto.
Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto, perché così si dà la possibilità alle forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano la stessa sorte.
Per contrastare questi reati svolge un ruolo fondamentale la prevenzione: informare le persone equivale a metterle in guardia e, in qualche caso, a fornire gli strumenti per sventare una truffa.
La cosa più importante da fare, anche in caso di dubbio, è avvisare immediatamente le forze di polizia sul territorio. #truffeanziani #SquadraMobile #preveniremegliochecurare