Nel corso delle verifiche in tema di attività venatoria, effettuate nel comprensorio urbinate, disposte in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed esperite congiuntamente da personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Urbino e del Corpo Forestale dello Stato, con l’ausilio di operatori del Servizio Veterinario dell’ASUR, a seguito della recente apertura della caccia al cinghiale, sono state controllate complessivamente 11 persone e 6 veicoli.
Gli accertamenti hanno evidenziato un sostanziale rispetto della normativa di settore, con le seguenti eccezioni:
- è stata contestata una violazione amministrativa nei confronti di un 55enne pesarese per l’abbattimento complessivo di 27 capi (tordi bottacci, tordi sasselli, cesene e merli) superiore al limite consentito pari a 15 per categoria di specie, con sequestro dei capi, fatto avvenuto in zona Ponte in Foglia;
- una violazione di carattere penale è stata comminata ad un cacciatore 65enne di Vallefoglia impegnato in una battuta di caccia al cinghiale insieme ad altre persone, trovato in possesso, durante la battuta in località Ca’ Santuccio, di una carabina con un caricatore contenente un numero maggiore di proiettili (otto) rispetto al consentito (cinque), con sequestro di fucile e munizioni.
Le attività di informazione e verifica continueranno anche nei prossimi mesi.