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PERSEGUITA LA MADRE CON MINACCE E CONTINUE RICHIESTE DI DENARO PER ACQUISTARE STUPEFACENTE. LA POLIZIA DI STATO HA ARRESTATO UN GIOVANE PER IL REATO DI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA.

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A seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, il personale del Commissariato di P.S. di Foligno è intervenuto in un’abitazione dove una donna ha segnalato di trovarsi in difficoltà e di essere intimorita dall’atteggiamento del figlio. Giunti sul posto, gli operatori hanno identificato l’uomo – gravato da precedenti di polizia per i reati di maltrattamenti in famiglia e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio – e sentito la richiedente al fine di comprendere la dinamica dei fatti. È emerso che il giovane, tossicodipendente, al pari di quanto già accaduto in molte altre occasioni, aveva iniziato ad assillare la madre con pressanti richieste di denaro, rincorrendola in casa, strattonandola per indurla ad assecondarlo. La donna ha riferito di aver provato a resistere, fin quando, sentendosi in pericolo, ha deciso di richiedere l’intervento della Polizia di Stato. Dagli ulteriori approfondimenti degli agenti, è emerso che la donna, esasperata dal comportamento del figlio, lo aveva già di recente denunciato per maltrattamenti in famiglia, lamentando di aver subito numerose minacce, nonché episodi di vera e propria violenza fisica, come quando il giovane l’aveva afferrata violentemente per i polsi al fine di costringerla a consegnargli il denaro. In un altro episodio, l’uomo, dopo essere stato allontanato dall’abitazione familiare, è arrivato ad infrangere il vetro di una finestra pur di rientrare in casa e riprendere a tenere un comportamento vessatorio. Per questo motivo, al termine delle attività di rito, gli agenti hanno proceduto all’arresto in flagranza del giovane, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Spoleto, l’uomo è stato immediatamente associato presso il carcere di Spoleto, in attesa dell’udienza di convalida. L’indagato deve presumersi innocente sino alla sentenza definitiva di condanna.

 


12/09/2024

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