Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Spoleto hanno dato esecuzione ad un aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con dispositivo di controllo elettronico, nei confronti di un uomo – cittadino italiano, classe 1986 – responsabile di aver violato ripetutamente le prescrizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria. L’indagato era già stato raggiunto da una ordinanza cautelare che disponeva la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con dispositivo di controllo elettronico e divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, emessa a conclusione di un’attività di indagine - coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto – che aveva portato alla contestazione del reato di maltrattamenti in famiglia e minaccia. Il 37enne, nonostante la misura cautelare, ha continuato a contattare con telefonate anonime la ex compagna e l’attuale fidanzato, quest’ultimo raggiunto anche da messaggi offensivi e minatori. Stante il suo comportamento, l’inadeguatezza della misura meno grave, il pericolo di reiterazione della condotta, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, il G.I.P. ha disposto l’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento sostituendola con quella della custodia in carcere. Una volta emesso il provvedimento, gli agenti del Commissariato hanno provveduto a notificare l’ordinanza restrittiva all’uomo e, dopo averlo tratto in arresto, ad accompagnarlo alla Casa Circondariale di Spoleto. L’indagato deve presumersi innocente fino alla sentenza definitiva di condanna.
Contravviene alle prescrizioni della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con le persone offese, il GIP dispone l’aggravamento della misura con quella della custodia cautelare in carcere. Arrestato dalla Polizia di Stato
07/01/2024