Gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa a carico di un 55enne, indagato per il delitto di stalking ai danni di una donna di cui si era invaghito da anni. Dagli accertamenti investigativi esperiti dai poliziotti – costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto – è emerso come l’indagato avesse cercato, sin dal 2019, di allacciare una relazione con la donna, senza però essere mai corrisposto. Anziché desistere, aveva dato vita a numerosissimi appostamenti presso l’esercizio pubblico dove la vittima lavorava, ingenerandole un progressivo stato d’ansia e di paura, soprattutto nelle ore serali, quando, nel chiudere l’esercizio, la vittima si trovava di fronte il suo spasimante. Più volte gli aveva ribadito di non avere alcuna intenzione di allacciare una relazione con lui, ma questi, incurante, aveva perseverato ostinatamente nella propria condotta, tanto che, in più occasioni, la donna si era vista costretta a chiedere aiuto al proprio fidanzato per poter contare su una maggiore sicurezza. In altre occasioni, invece, anziché presentarsi a piedi, il 55enne aveva effettuato svariati passaggi con la propria autovettura nei pressi del luogo di lavoro, fermandosi in corrispondenza dell’ingresso e suonando insistentemente il clacson allo scopo di richiamare l’attenzione della sua vittima. In molti casi, infine, aveva sfogato via social la propria frustrazione per il fatto di non essere corrisposto, inviando alla donna messaggi pesantemente ingiuriosi o addirittura minatori. A quel punto, la vittima, esasperata ed impaurita dalle continue molestie, aveva deciso di chiedere aiuto alla Polizia di Stato. Gli accertamenti investigativi degli Agenti hanno dato riscontro al racconto della donna; pertanto, ultimata l’attività di indagine, la Procura della Repubblica di Spoleto ha fatto immediata richiesta di applicazione di una misura cautelare a carico del 55enne. Il G.I.P. spoletino ha quindi emesso a carico dell’indagato un’ordinanza applicativa della misura del divieto di avvicinamento all’abitazione, al luogo di lavoro ed a tutti gli altri luoghi abitualmente frequentati dalla donna, unitamente al divieto di comunicare con la vittima con qualsiasi mezzo. Una volta emesso tale provvedimento, i poliziotti hanno rintracciato l’indagato ed hanno dato esecuzione alla suddetta misura cautelare. L’uomo deve comunque presumersi innocente sino alla sentenza di condanna definitiva.