“Quando il Direttore della Scuola mi ha chiesto di venire a parlarvi, non nego di aver avuto di che riflettere. Perché parlare della Polizia di Stato è sempre motivo di onore, richiede impegno ed è una grande responsabilità. Farlo rivolgendosi a colleghi che si apprestano ad iniziare il servizio lo è ancora di più”. Così il Questore della provincia di Perugia, Giuseppe Bellassai all’inizio dell’incontro che si è tenuto ieri mattina all’Istituto per Sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto, con gli allievi agenti del 216° corso che si apprestano a concludere il loro periodo formativo. Nel corso dell’incontro, che è stato introdotto dal saluto del Direttore dell’Istituto “Rolando Lanari”, Maria Teresa Panone, sono stati affrontati temi quali l’organizzazione della Polizia di Stato e i compiti istituzionali che è chiamata a svolgere. Il Questore ha quindi illustrato l’attività svolta dall’Autorità provinciale di pubblica sicurezza ed il suo compito di coordinamento tecnico operativo delle altre Forze di polizia, con un richiamo agli articoli più significativi della legge 121/1981. Il ricordo è poi andato ai colleghi che hanno sacrificato la vita per aver creduto fino in fondo nell’essere poliziotti affinché il loro esempio sia sempre chiaro e presente punto di riferimento. Un bagaglio di nozioni ed esperienza per dare agli allievi una serie di strumenti che potranno utilizzare quando dovranno agire sul campo. Infine, l’augurio del Questore Bellassai agli allievi agenti che tra qualche giorno presteranno il solenne giuramento e verranno assegnati alle sedi di servizio: “Vi auguro che il senso del dovere vi accompagni sempre e vi auguro di imparare a gestirlo. Vi auguro di imparare, anche, a sopportare i sacrifici che vi spingerà a fare. Ma vi dico anche che questo è il lavoro più bello del mondo: mantenete vivo l’entusiasmo che avete ora e non permettete a nessuno, neppure alla fatica, di togliervelo. La situazione è difficile, è un dato di fatto: ma ricordate che l’Amministrazione è fatta di donne e uomini che la rendono quella che è. Anche voi siete quelle donne e quegli uomini: contribuite a renderla efficiente. Rendetele onore ogni giorno con il vostro lavoro ed il vostro impegno”.